[09/09/2008] Rifiuti

Dopo la visita di Berlusconi a Napoli arriva una nuova ordinanza

LIVORNO. L’emergenza rifiuti in Campania è tutt´altro che finita: tra continue contestazioni e in attesa della gara per la realizzazione del termovalorizzatore a Napoli, che sarà bandita a ottobre, appena tornato a Roma dopo l’ultima visita a Napoli, Berlusconi ha varato un nuovo provvedimento.

E’ l’ordinanza 3669 del 4 settembre (giorno di andata e ritorno del presidente del viaggio partenopeo) che prevede “ulteriori disposizioni urgenti di protezione civile per fronteggiare l’emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti nella regione Campania”.

A differenza della precedente che autorizza la realizzazione e l’apertura della discarica nel comune di San Tammaro (Caserta) e che prevede la realizzazione di impianti di trattamento dei rifiuti in entrata e del percolato (oltre a devolvere denaro al Consorzio) la nuova oltre ad aumentare ed espandere i poteri dei commissari, della missione tecnica operativa impiantistica e della missione coordinamento gestione ambientale, assimila i “rifiuti sciolti provenienti dal deterioramento fisico delle balle” ai rifiuti con codice Cer 19.12.12 (ossia altri rifiuti – compresi materiali misti - prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti non contenenti sostanze pericolose).

Ma l´ordinanza prevede soprattutto una serie di deroghe e poteri speciali: innanzitutto una deroga alle procedure per l’iscrizione del soggetto incaricato alla gestione all’albo nazionale dei gestori ambientali perché nella situazione di emergenza della Campania la gestione dei rifiuti non è gestita da soggetti che lo fanno in maniera professionale. Si tratta di alti ufficiali dell’esercito e dunque per “evitare insostenibili interruzioni del servizio di gestione dei rifiuti con pericolose ripercussioni sulla salute pubblica e la salubrità ambientale” sancisce tale eccezione e autorizza la missione tecnica operativa impiantistica (quella prevista dall’ordinanza 3682/08) allo svolgimento di attività di tutela e bonifica dei siti e delle aree afferenti alla gestione dei rifiuti.

Non solo, autorizza la missione coordinamento gestione emergenziale (una delle 5 istituita dal presidente) a procedere se necessario alla sostituzione del personale impegnato nei cantieri degli impianti da realizzare e anche nelle aree connesse alla gestione dei rifiuti. L’ordinanza autorizza pure la missione a disporre di provvedimenti di allontanamento, “comunque motivati”, nei confronti di soggetti “autori di condotte anche omissive, incompatibili con la delicatezza delle opere in fase di realizzazione”. In particolare si fa riferimento al termovalorizzatore di Acerra, che – come si legge nel preambolo dell’ordinanza – «costituisce opera di fondamentale e di improcrastinabile realizzazione per il superamento della grave crisi in atto, per cui è preminente la necessità di intervenire per evitare ogni eventuale azione, anche omissiva, tale da poter pregiudicare la tempestiva realizzazione delle opere necessarie».

Infine sempre nell’ottica governativa di garantire continuità al servizio di gestione dei rifiuti, la stessa missione può arrivare a procedere alla assegnazione del personale impiegato “anche a strutture diverse da quella di appartenenza sia pur sempre nell´ambito del territorio regionale” e anche in deroga al contratto collettivo di lavoro.

Con un simile provvedimento forse si rischia di andare oltre le garanzie dei lavoratori conquistate e contenute nello Statuto dei lavoratori, oltre le definizioni del Contratto collettivo del lavoro (che per alcuni ha valenza di legge) oltre i diritti dei lavoratori e delle persone. Si rischia di vedere esercito un potere illimitato in nome dell’emergenza.

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