[04/09/2008] Rifiuti

Berlusconi torna a Napoli: «Emergenza alle spalle». Legambiente: «Guardi meglio»

LIVORNO. «La grande difficoltà è alle spalle, e ora tutto procede per il meglio». Il premier Silvio Berlusconi ha esordito così durante la conferenza stampa che ha concluso gli incontri di oggi in Prefettura a Napoli. «Eravamo con il fiato sospeso - ha detto Berlusconi - ma la Campania è rimasta pulita come era il 18 luglio. Da qui in avanti ci sarà l´apertura di discariche in modo da garantire lo smaltimento dei rifiuti anche in futuro».

Nuove discariche, quindi, ma anche l’inceneritore «A giorni ci sarà l´appalto per il termovalorizzatore di Napoli», che entrerà in funzione «a gennaio per il primo comparto, a febbraio per il secondo e a marzo per il terzo». Il premier ha anche sottolineato positivamente l´ incremento delle percentuali della raccolta differenziata in Campania, senza però dire niente sulla necessità di impianti dedicati alla rd come ad esempio quelli di compostaggio, ancora miraggi in tutta la Campania. Il governo, tra l’altro, non è ancora in grado di stabilire una data sui tempi di avvio per la raccolta differenziata a Napoli e infatti Berlusconi, rispondendo ad una domanda dei cronisti, ha detto: «Non so dare una data perché non è ancora a punto in tutti i dettagli la campagna del Governo. Fisseremo gli obiettivi e una data quanto prima». Vedremo.

Con Berlusconi c’èra anche il sottosegretario Guido Bertolaso, che ha spiegato: «Attualmente le strutture attivate in Campania sono in grado di smaltire 7700 tonnellate di rifiuti al giorno, 200 in più delle 7500 che quotidianamente si producono».

A fronte della sicurezza dimostrata anche oggi da Berlusconi, la questione discariche non sembra invece affatto risolta: nell’incontro di stamani tra il premier e il sindaco del comune irpino di Andretta – riporta l’Ansa - dove dovrebbe essere ubicata una nuova discarica, il primo cittadino ha ribadito la preoccupazione della comunità per l’operazione, riferendo anche che la raccolta differenziata ad Andretta tocca il 70 per cento, mentre raggiunge il 55 per cento nei 17 comuni compresi nel territorio della comunità montana Alta Irpinia.

Secondo sempre l’agenzia di stampa, meno problemi dovrebbero esserci con il sindaco di Terzigno (Napoli) Domenico Auricchio, in quanto di Forza Italia, e che ha mostrato ai giornalisti una sua foto con il premier. «Che posso dirgli?», ha detto. L´altro sindaco da convincere è quello di Serre (Salerno) Palmiro Cornetta del Pd, che è contrario alla realizzazione di una discarica a Valle della Masseria. Vedremo anche qui come se la caverà il Cavaliere, ma crediamo che alla fine dietro i suoi larghi sorrisi potrebbe nascondersi l’esercito…

Ieri Legambiente aveva fatto un appello al presidente del consiglio ricordandogli che «la Campania non è solo Napoli. In occasione della Sua ottava venuta a Napoli, La invitiamo a visitare il triangolo Qualiano, Giugliano, Villaricca, da noi denominato Terra dei fuochi nel lontano 2002. In questa terra di nessuno, l’emergenza non è mai finita. Tra strumenti “legali” ed illegali ,percorrendo le strade della terra dei fuochi, Caro Presidente, da anni è in atto un immenso ecocidio premeditato».

Nella nota di Michele Buonomo e Raffaele Del Giudice, rispettivamente presidente e direttore regionale di Legambiente, viene spiegato inoltre che «E’ vergognoso quello che succede ogni giorno nell’ entroterra a Nord di Napoli, dove tutto si conosce ma nulla si risolve. Ormai la manovalanza della criminalità opera indisturbata. A soli 50 km da Napoli, caro Presidente, potrebbe visitare un immenso girone dantesco, dove il coraggio dei cittadini non ha confine. Non basta ripulire le strade della città di Napoli per risolvere l’emergenza. In Campania la vera emergenza si chiama ecomafia contro la quale concretamente mai nessun governo ha voluto combattere ma neppure cimentarsi in una lotta serrata . Caro presidente-concludono Buonomo e Del Giudice di Legambiente- per avere conferma delle nostre denunce, Le consigliamo di chiedere al Sottosegretario il dottor Bertolaso che ben conosce quel territorio per averlo più volte visitato e da Lui definito “un territorio indegno per un paese civile». Ma l’appello, stando a quanto riportano le agenzie di stampa, è caduto nel vuoto…

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