[04/09/2008] Trasporti

Mobilità sostenibile Provincia di Firenze, le proposte di Verdi e Prc

FIRENZE. Nello specifico il pacchetto di proposte presentate in Consiglio provinciale dal partito di Rifondazione comunista e dai Verdi sul tema della mobilità, come indirizzo di lavoro per la giunta, sono dodici. Sette sono state approvate e cinque bocciate. In sintesi, tra le prime ricordiamo l’elaborazione in sinergia con Regione, province e comuni interessati, di un Piano della mobilità di area metropolitana (FI-PO-PT-AR), basato su un percorso partecipato e che metta al centro il trasporto pubblico; lo sviluppo e il potenziamento della “cura del ferro” con la realizzazione dei nuovi raccordi Prato-Signa, bivio Olmatello-Campi Bisenzio, riapertura di Porta a Prato e di San Donnino, con collegamenti funzionali con la rete delle tramvie, del trasporto pubblico su gomma e dei parcheggi scambiatori secondo una logica che non sia più solo a raggiera verso Firenze-centro, ma colleghi anche aree periferiche; la vertenza con il governo per fermare la politica dei tagli ed il reperimento di risorse dalla fiscalità generale da impiegare per il TPL; la richiesta di un confronto con il comune di Firenze e gli altri comuni interessati, sui percorsi, progetti e le modalità di attuazione delle future linee tramviarie; proseguire e incrementare l’impegno della provincia nella manutenzione delle strade a suo carico ai fini di una sempre maggior sicurezza stradale e diminuzione dell’impatto ambientale; dare piena attuazione, funzionalità e convenienza economica al biglietto e/o abbonamento unico integrato per l’utilizzo del treno, tram, bus, parcheggio scambiatore e viceversa ed infine la richiesta di maggior efficienza, regolarità e manutenzione dei mezzi per rendere sempre più “appetibile” il trasporto pubblico.

Ma veniamo alle proposte bocciate dal Consiglio provinciale e su cui la discussione è stata tagliata sul nascere. In primis quella sull’attraversamento del nodo fiorentino dell’alta velocità. Verdi e Rifondazione comunista hanno proposto di valutare insieme alla regione Toscana ed al comune di Firenze, anche la soluzione in superficie (vedi studio di fattibilità presentato nella commissione competente) che comporterebbe costi minori con risorse da destinare al sistema di trasporto metropolitano e regionale e minori impatti ambientali; riaprire il confronto con regione Toscana, provincia di Prato e comuni interessati, per trasformare il “Progetto di Bretella Prato-Signa” in una strada di scorrimento a due corsie, senza pedaggio, con costi minori e minore impatto sul territorio; netta contrarietà alla bretella autostradale Barberino di Mugello-Incisa, per l’impatto ambientale che essa provocherebbe su un territorio già “provato”; ridimensionamento del traffico aereo sull’aeroporto di Firenze valutando solo progetti di ristrutturazione volti alla diminuzione dell’inquinamento complessivo; verifica della possibilità di internalizzare i lavori di manutenzione ordinaria delle strade regionali e provinciali oggi svolti attraverso lo strumento del “global service”. Come è facile osservare il “peso specifico” dei no è di gran lunga superiore a quello delle proposte approvate.

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