[04/09/2008] Trasporti

Mobilità sostenibile, riprende il dibattito in Provincia di Firenze

FIRENZE. Il Consiglio provinciale riprende i suoi lavori dopo la pausa estiva, aprendo con un tema caldo ed importante come quello della mobilità. In assenza del presidente Matteo Renzi, che pure sull’argomento nei giorni scorsi aveva lanciato qualche sasso nello stagno, il dibattito è ruotato attorno al “pacchetto” di proposte presentate da Verdi e Rifondazione comunista. Un insieme di 12 proposte incentrate sulla mobilità pubblica sostenibile poste in votazione singolarmente per volontà dei presentatari in modo da poter valutare la convergenza sui vari argomenti.

Nonostante l’approvazione del Consiglio di 7 proposte su 12, Verdi e Rifondazione sono rimasti sostanzialmente delusi «al di là dell’importante approvazione di un documento che condanna i licenziamenti di Trenitalia - introducono Sandro Targetti capogruppo di Rifondazione comunista e Luca Ragazzo capogruppo dei Verdi - per il resto sono stati approvati solo documenti da noi presentati su temi molto generali e contro i tagli del governo. Siamo amareggiati e ci dispiace di non conoscere nel merito l’opinione del Partito democratico, in quanto la motivazione ufficiale per averle bocciate è stata, secondo quanto da loro stessi espresso in aula, che non sono pertinenti con il Consiglio di oggi (!!!)».

Quindi non si sa come la pensa il Consiglio provinciale su aeroporto, bretella Le Signe, alta velocità, bretella Incisa-Barberino del Mugello e sul complesso delle infrastrutture di mobilità. «Eppure avevamo provato a condividere un percorso col Partito democratico votando a favore del documento della commissione di cui apprezziamo l’operato - continuano Targetti e Ragazzo - e pur all’interno della nostra visione complessiva sulle opere infrastrutturali e sulla necessità di un cambiamento del sistema della mobilità abbiamo cercato di avere massimo consenso negli indirizzi da dare alla giunta. Inoltre abbiamo anche portato in aula le richieste per i pendolari e le richieste delle associazioni di cittadini che usano mezzi ecologici,ottenendo la contrarietà sui rimborsi ai pendolari (proposta realizzata in Piemonte) e un’approvazione parziale sull’integrazione bici-treno».

Concludono rammaricati gli esponenti di Rifondazione comunista e Verdi «ci aspettavamo almeno un’astensione su alcuni temi che avrebbe lasciato aperto il dibattito invece c’è stata chiusura totale. Riteniamo che ad uscire sconfitti da questo Consiglio provinciale siano proprio i cittadini».

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