[04/09/2008] Rifiuti

Gestione centri raccolta rifiuti urbani: le istruzioni per l´iscrizione all´Albo

LIVORNO. Dopo il varo della disciplina sui centri di raccolta dei rifiuti urbani (che ha reso univoci e validi su tutto il territorio nazionale i requisiti tecnici e gestionali del centro di raccolta dei rifiuti urbani e assimilati) dal Comitato nazionale dell’Albo dei gestori ambientali arrivano i criteri e i requisiti per l’iscrizione all’Albo - categoria 1 “Raccolta e trasporto dei rifiuti urbani” - per lo svolgimento dell’attività di gestione dei centri: pubblicata sulla Gazzetta ufficiale di ieri la deliberazione del Comitato.

Da ora in avanti per iscriversi all’Albo, i soggetti che intendono gestire i centri di raccolta dovranno essere anche iscritti al registro delle imprese o al repertorio economico amministrativo. Dovranno poi dimostrare la dotazione minima di personale addetto, la loro qualificazione e l’addestramento (avvenuto secondo determinate modalità) e dovranno nominare almeno un responsabile tecnico.
Inoltre dovranno dimostrare il requisito di una determinata capacità finanziaria attraverso idonee referenze bancarie o da documenti che comprovino le potenzialità economiche e finanziarie dell’impresa (quali il volume di affari, la capacità contributiva ai fini dell’Iva, patrimonio, bilanci e certificazioni sull’attività svolta) o mediante attestazione di affidamento bancario rilasciata da imprese che esercitano attività bancaria secondo un preciso schema (riportato nell’allegato 4 della deliberazione).

L’iscrizione è comunque subordinata alla presentazione di idonea garanzia finanziaria, ma per chi è già iscritto all’Albo e quindi ha già a suo tempo presentato la garanzia, questa non è dovuto a meno che l’attività di gestione dei centri di raccolta non abbia comportato la variazione della classe d’iscrizione.

Un centro di raccolta è una stazione ecologica ossia un’area strutturata, sorvegliata, custodita e gestita dove i cittadini possono conferire in sicurezza i rifiuti urbani in particolare quelli ingombranti, i rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche e quelli pericolosi (che non possono essere gettati nei tradizionali cassonetti dell’isola ecologica). E’ un’area dove viene fatta attività di raccolta, mediante raggruppamento per frazioni omogenee per il trasporto agli impianti di recupero, di trattamento e per le frazioni non recuperabili di smaltimento dei rifiuti conferiti in maniera differenziata.

E’ un servizio a disposizione della comunità che ha lo scopo di incrementare la raccolta differenziata (disincentivando l’abbandono abusivo dei rifiuti sul territorio comunale) e di agevolare il recupero del rifiuto. Del resto nella gerarchia della gestione dei rifiuti dopo la prevenzione della produzione dei rifiuti troviamo il recupero prima di materia poi di energia, e in ultima istanza le operazioni di smaltimento. Per gestione poi, si intende non solo il trasporto, il recupero e lo smaltimento, ma anche la raccolta del rifiuto ossia l’operazione di prelievo, di cernita o di raggruppamento dei rifiuti per il loro trasporto.

E per le stazioni ecologiche si parla di raccolta differenziata ossia di quella raccolta “idonea a raggruppare i rifiuti urbani in frazioni merceologiche omogenee compresa la frazione organica umida, destinate al riutilizzo, al riciclo e al recupero di materia”. Quindi per la valorizzazione del rifiuto come materia anche i centri di raccolta al pari degli impianti di recupero (dove trasferire i rifiuti raccolti in maniera differenziata) sono necessari. E se disciplinati in maniere uniforme su tutto il territorio nazionale ancora meglio.

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