[04/09/2008] Consumo

Genova elimina mensa bio, Ferrante (Aiab): «Decisione grave»

LIVORNO. «Quello di dire che la mensa biologica non piace ai bambini è un vecchio trucco. Evidentemente a Genova c’è un problema di controllo di qualità dei prodotti, ma è colpa loro che non sono all’altezza, certo non dei prodotti biologici». Andrea Ferrante, presidente dell’associazione italiana per l’agricoltura biologica (Aiab), commenta così la notizia apparsa oggi sul Corriere della Sera secondo la quale la giunta Vincenti ha eliminato il bio dalla mensa perché, appunto, non sarebbe gradito ai piccoli.

«Non abbiamo niente contro il biologico, ci mancherebbe, – ha detto al Corsera l’assessore Paolo Veardo – ma dopo l’esperienza che abbiamo fatto nella refezione ci sono dei correttivi necessari. C’è poco da fare, ai bambini piace una mela rotonda, rossa, grossa, quelle biologiche, bruttine, ce le mandano tutte indietro. Dalla mensa scolastica alla spazzatura».

Secondo quanto riportato i piccoli non gradirebbero neppure il pollo biologico e neppure il sugo di pomodoro bio oltre al fatto che il riso organico sarebbe più deperibile di quello industriale e basterebbe uno sbalzo di temperatura per rischiare di buttarlo tutto a causa degli infestanti.

Tesi che Andrea Ferrante boccia su tutta la linea: «E’ grave che un comune come Genova decida di eliminare questa esperienza causata, ripeto, da un problema di controllo di qualità del Comune stesso e prendendosi così la responsabilità di una scelta che è in controtendenza con tutto il resto dell’Italia. A mia memoria non è mai successo niente di simile. Dispiace anche perché cancellando questa esperienza Genova torna indietro di qualche lustro».

Le sembra possibile che ad esempio il sugo di pomodoro possa essere sgradito ai bambini che invece preferirebbero quello convenzionale? Oppure che il riso bio si deteriori più facilmente?
«Quella dell’opinione dei bambini, ripeto, è un vecchio trucco. E comunque sono cose che non stanno né in cielo né in terra. Se la qualità dei prodotti è scadente non si può imputare al fatto che sono coltivati con metodo biologico. Semmai c’è da dire che in tutte le mense scolastiche in cui si introducono prodotti biologici è necessario anche avviare un percorso di educazione alimentare accurato, oltre appunto ai controlli di qualità, ma queste sono cose note a tutti e che funzionano e stanno funzionando anche in realtà ben più importanti».

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