[03/09/2008] Rifiuti

Ottava visita di Berlusconi a Napoli, nuova autorizzazione per una discarica

LIVORNO. Domani a Napoli arriva il presidente Berlusconi (che giunge a quota otto visite in 106 giorni) per tenere una riunione sullo stato delle attività in corso in Campania per fronteggiare l´emergenza rifiuti che aveva annunciato di aver risolto. In una dozzina di comuni da Quarto ad Aversa, però, l’immondizia è ricomparsa (o meglio rimane) e una nuova ordinanza è stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale di ieri.

E’ l’ordinanza n. 3697 ed è quella che autorizza la realizzazione e l’apertura della discarica nel comune di San Tammaro (Caserta), che identifica il sito come area di intervento strategico nazionale, che prevede la realizzazione (sempre nel sito della discarica) di impianti di pretrattamento dei rifiuti in entrata e di trattamento del percolato, che prevede pure la realizzazione di piazzole di trasferenza dei rifiuti e di stoccaggio delle balle e che fornisce al Consorzio unico le risorse finanziarie occorrenti per assicurare la regolare raccolta dei rifiuti nei comuni facenti parte dei consorzi della provincia di Napoli e Caserta.

Lo stato di emergenza della Campania non è terminato, ma anzi come è noto è stato prorogato fino al 31 dicembre 2009 (dall’art. 19 del decreto-legge n. 90/2007). Nell’arco di tale periodo quindi il sottosegretario di Stato è legittimato a prendere i necessari provvedimenti per far fronte alla situazione. E così è avvenuto anche in questo caso. Ha prima verificato la fattibilità ambientale per la realizzazione di un nuovo impianto di discarica. Ha cioè compiuto dei sopralluoghi assieme all’Agenzia regionale protezione ambientale (Arpac) dell’area perimetrale dell’impianto di discarica “Maruzzella” di proprietà privata, nel comune di San Tammaro in provincia di Caserta. Ha poi aspettato la relazione dell’Arpac che è giunta il 30 luglio 2008 e che ha accertato la mancanza di fattori ambientali ostativi alla realizzazione di un nuovo impianto di discarica da realizzare nella area. E poi il Consiglio dei ministri ha autorizzato la realizzazione.

Tutto ciò perché si ravvisava “la necessità di procedere alla immediata apertura di un nuovo sito da destinare a discarica, al fine di favorire il rapido smaltimento dei rifiuti ancora giacenti sulle strade e nei territori urbani ed extraurbani, scongiurando così eventuali ripercussioni sotto il profilo igienico, sanitario ed ambientale”.

L’ordinanza dispone quindi una somma di 15milioni di euro a favore del Consorzio unico di bacino per assicurare la regolare raccolta dei rifiuti nei comuni facenti parte dei consorzi della provincia di Napoli e Caserta. Infatti, “al fine di consentire la regolare raccolta dei rifiuti ed il funzionamento del Consorzio unico, per l’erogazione del trattamento economico spettante ai dipendenti e per le prestazioni di lavoro comunque rese, compresi i contributi previdenziali e gli oneri riflessi, nonché per il pagamento delle spese dei mezzi meccanici necessari per la raccolta dei rifiuti, la Struttura di missione gestione contenzioso e situazione creditoria e debitoria pregressa”, è autorizzata dall’ordinanza a trasferire, a favore del consorzio la somma “a titolo di anticipazione sui crediti vantati nei confronti dell’ex Commissariato all’emergenza rifiuti della regione Campania alla data del 10 giugno 2008 dai disciolti Consorzi di bacino delle province di Napoli e di Caserta”.

Il Consorzio infine, dovrà essere iscritto all’Albo nazionale gestori ambientali al fine dell’esercizio del suo ruolo. E al fine di predisporre il piano industriale il gestore del Consorzio unico delle province di Napoli e Caserta potrà avvalersi di una pubblica struttura consortile operante nel territorio nazionale specializzata nel sistema della raccolta differenziata e che abbia conoscenza del sistema integrato dei rifiuti della regione Campania, “in ragione di attività consultiva o operativa svolta nella stessa regione, anche per conto del commissariato per l’emergenza rifiuti”.

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