[03/09/2008] Energia

La Russia darà ancora gas all´Europa e sbarca in Nigeria

LIVORNO. Il ministro degli esteri russo, Sergei Lavrov, ha confermato oggi che il suo Paese rispetterà tutti gli accordi sulle forniture di idrocarburi. «Non esiste un solo esempio che provi che la Russia abbia rifiutato di rispettare, o anche che abbia trasgredito, un contratto sulle forniture di idrocarburi in Europa o in altri Paesi. Tutte le interruzioni hanno avuto luogo unicamente nei Paesi di transito - ha detto rivolgendosi al suo omologo belga Karel de Gucht - I nostri colleghi europei si pronunciano a favore della creazione di meccanismi di avvertimento precoce in campo energetico, siammo d´accordo, ma proponiamo anche che i Paesi di transito vi partecipino obbligatoriamente».

Mosca è preoccupata per la piega che sta prendendo la situazione in Ucraina, suo grande e problematico cliente energetico, dove il presidente Viktor Iuchtchenko ha esautorato la premier e pasionaria della rivoluzione arancione Iulia Timochenko, colpevole di non aver condannato l´invasione russa della Georgia.

Dietro questa specie di golpe potrebbe esserci una storiaccia di forniture di armi alla Georgia. A preoccupare Mosca è anche la richiesta del Parlamento europeo di chiedere al Comitato olimpico internazionale di rivedere la decisione di assegnare a Soci, una città russa sul Mare d´Azov ai piedi del Caucaso, vicina alla Georgia, le olimpiadi invernali del 2014, che i russi avevano già annunciato come le più ambientaliste della storia.

Ma i russi possono consolarsi con la notizia che Gazprom e la compagnia statale petrolifera della Nigeria, la Nnpc, hanno firmato a Mosca un memorandum per la creazione di un´impresa comune. Gazprom informa che «Il documento prevede la realizzazione di progetti congiunti nella prospezione geologica, nel trasporto degli idrocarburi, la creazione di un sistema di stoccaggio e trasformazione del gas associato al petrolio e la costruzione di centrali energetiche in Nigeria. Questo implica la creazione di una co-impresa russo-nigeriana».

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