[28/08/2008] Rifiuti

L´Istat: la produzione (autocertificata) dei rifiuti è in calo

LIVORNO. I dati in tema di rifiuti pubblicati oggi dall’Istat, relativamente alle performance dei 111 capoluoghi di provincia italiani nel 2007, indicano finalmente una leggera inversione di tendenza rispetto agli anni passati. Fermo restando i limiti dell´indagine (dati autocertificati, nessuna considerazione per gli assimilati, nessun cenno ai rifiuti speciali che sono 4 volte gli urbani...), se precedentemente si assisteva ad una costante crescita della quantità di rifiuti prodotta procapite, nello scorso anno è stata (auto)certificata la diminuzione di questo trend (-0,3% rispetto al 2006).

Anche la raccolta differenziata ha subito un leggero miglioramento (+ 1,9% sul 2006) ma in questo caso la tendenza positiva era già in corso da anni. Ma questo dato generale non deve far cantare vittoria a tutti visto che non vale per le regioni del centro Italia. Infatti, se da una parte è stata registrata una sensibile diminuzione nella media dei rifiuti prodotti (670,4 contro i 708,6 kg del 2006), il centro ha confermato come lo scorso anno il triste traguardo di avere una produzione procapite superiore alla media, con punte raggiunte nelle città di Massa e di Pisa (rispettivamente 892,6 e 847,3 kg per abitante), subendo oltretutto un rallentamento nella raccolta differenziata.

Se infatti questa cresce mediamente a livello nazionale (pur rimanendo abbondantemente sotto l’obiettivo del 40% fissato per legge), nelle regioni del centro la raccolta differenziata ha fatto registrare un calo rispetto all’anno precedente: nel 2006 si separava il 23% e nel 2007 siamo scesi al 22,3%. Inoltre ben tre comuni dell’Italia centrale (Rieti, Pescara e Chieti) non hanno raggiunto neppure il 15%. Il dato, apparentemente insignificante è reso “pesante” proprio se si considera il fatto che nelle altre macroregioni della penisola si è assistito invece ad un +3,6% al nord ed un +1,1% al sud di raccolta differenziata.

La sola città del centro a meritarsi una nota positiva è Lucca che ha raggiunto il 43,8%, superando addirittura la previsione normativa. Nella parte meridionale ed insulare del Bel Paese la situazione complessivamente resta molto preoccupante, infatti qui sono concentrate tutte le altre città che non hanno raggiunto il 15%. Ancora una volta è quindi il settentrione a fare da traino verso la sostenibilità ambientale, non solo perché fa registrare una media di rifiuti prodotti procapite di 616,3 kg (618,1 nel 2006) quindi al di sotto della media nazionale, ma soprattutto perché raggiunge il 37,2% di differenziata, il dato più alto mai registrato.

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