[25/08/2008] Comunicati

Foreste e quote di CO2, carbon colonialism o carbon market?

LIVORNO. I Friends of the Earth, un gruppo ambientalista internazionale che da noi si chiama Amici della terra, la pensano un po´ diversamente rispetto al commercio di quote di CO2 per impedire la deforestazione, secondo loro vi sarebbero grossi rischi nel sollecitare un afflusso di fondi verso le foreste, che così riceverebbero un valore economico che spingerebbe le imprese straniere ad investire a detrimento dei diritti dei popoli indigeni che vivono nelle aree forestali del pianeta. Già oggi, in alcuni Paesi in via di sviluppo, le partnership con le imprese si sono dimostrate inevitabili.

Kevin Conrad di Papua Nuova Guinea, è intervenuto ai Climate change talks di Accra a nome di 20 Stati tropicali, ed ha spiegato che «Si tratta di comunità rurali e di popoli indigeni. Si tratta di affari. Dobbiamo fare in modo che comunità e imprese private camminino insieme». Lo stesso segretario esecutivo dell´Unfccc, Yvo de Boer ha parlato di "carbon colonialism", ed ha sottolineato che la protezione delle foreste deve essere per prima cosa a beneficio delle popolazione locali che dipende dalle specie animali e vegetali che si trovano nelle foreste.

Per Friends of the Earth international «L´inclusione delle foreste nel "carbon market" consente ai Paesi sviluppati di evitare una reale riduzione delle emissioni di CO2 in casa loro», ottenendo con gli acquisti di intere aree forestali di centrare gli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra. Secondo Friends of the Earth «l´ulteriore aumento del valore delle foreste potrebbe innescare un aumento degli abusi rispetto al "diritto alla terra" a causa della rapida espansione del controllo statale o delle multinazionali su ancora più foreste, senza nessun riguardo per l´utilizzo comunitario e i diritti territoriali dei popoli indigeni e le comunità che dipendono dalle foreste».

Secondi gli Amici della terra, ad Accra i delegati dovrebbero concentrarsi sulle vere cause della deforestazione, come l´aumento del consumo di biocarburanti, carne e prodotti in legno.

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