[20/08/2008] Comunicati

Tasse, Je t’aime (soprattutto se sono ecologiche)

LIVORNO. Magari non ci riusciranno e si arrenderanno alle difficoltà di mettere in pratica i loro propositi, però in Francia, sulla scia di quanto discusso un anno fa a Granelle, si continua a parlare di tasse e di sistemi di incentivi/disincentivi per orientare in modo più sostenibile (sia ambientalmente che socialmente) l’economia: nelle prime settimane d’agosto i cugini transalpini hanno dibattuto a lungo sulla necessità (opportunità) di tassare gli alimenti grassi che provocano obesità e tutta un’altra serie di patologie che costa al sistema sanitario francese. Uno studio sull´obesità dei francesi inviato al governo dagli ispettorati agli affari sociali e alle finanze, aveva fatto circolare l´ipotesi di aumentare dal 5,5% al 19,6% le aliquote Iva per tutti i prodotti considerati «troppo ricchi, troppo zuccherati, troppo salati, o non considerati strettamente necessari» ad una sana alimentazione, ma il ministro al Bilancio Eric Woerth ha dovuto precisare che al momento non è possibile ipotizzare di aumentare l´Iva sui prodotti alimentari perché tecnicamente non esiste ancora un elenco dei prodotti con troppi grassi, o troppi zuccheri, che fanno ingrassare.

Però se ne parla, così come si parla – e questa volta la proposta non arriva da un gruppo di esperti, bensì da un rappresentante del governo, ovvero dal ministro dell’ambiente Jean Louis Borloo - di estendere il sistema del bonus-malus ecologico in vigore per le auto ad altri 20 prodotti, tra cui televisori e computer. Il bonus malus francese prevede un meccanismo di incentivi e disincentivi fiscali calcolati sulla base del livello di emissione inquinante dei veicoli acquistati e il ministro di Sarkozy sta pensando di allargare lo stesso metodo anche ad altri beni, come per esmepio compuetr e televisori. Ma siccome tutto il mondo è Paese, anche le belle pensate vengono subito riportare al rigoroso calcolo economico e così il solito ministro del bilancio ha fatto notare che effettivamente il bonus malus ecologico per le macchine ha fatto bene all’ambiente, ma allo Stato è costato 140 milioni, al di sopra di quanto previsto. Bocciatura in toto quindi per la proposta del collega dell’Ambiente? No, tutt’altro, perché pare che Woerth abbia rilanciato, proponendo non più il sistema premiante per le scelte più ecologiche (che costa allo Stato), ma quello disincentivante per i prodotti che inquinano di più. Cioè nuove tasse. E scusate se è poco.

Non è finita. Perché la Francia sta studiando anche la possibilità d´imporre una tassa sui camion che attraversano il Paese. Lo ha annunciato il ministro dell’economia Christine Lagarde in un´intervista pubblicata il 28 luglio dal quotidiano finanziario transalpino "Les Echos". Secondo l´esponente del governo francese, la misura sarebbe una conseguenza delle iniziative che erano state prospettate lo scorso ottobre nel corso del forum ambientale di Grenelle, al fine di ridurre le emissioni di anidride carbonica.

«Per dare seguito a quanto si era discusso a Grenelle - ha detto Lagarde - sto pensando, insieme al ministro dell´Ambiente, Jean-Louis Borloo, di proporre l´introduzione di una tassa sui camion che attraversano il nostro Paese, proporzionale alla loro percorrenza chilometrica. Da questa nuova imposta potremmo ricavare circa un miliardo di euro all´anno a partire dal 2010, cifra che potrebbe essere impiegata per migliorare le infrastrutture legate al sistema dei trasporti francese». E siccome la Francia con Sarkozy ha ribadito più volte che in Francia non si costruiranno più autostrade, ciò significa che quei soldi verranno reindirizzati o alla manutenzione dell’esistente, o a potenziare i trasporti più sostenibili, quelli su rotaia o via mare.

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