[12/08/2008] Comunicati

Quanto è pericoloso fare gli ambientalisti in Honduras

LIVORNO. Le organizzazioni ambientaliste ed umanitarie dell´Honduras hanno chiesto alla Corte interamericana dei diritti dell´uomo di mettere in atto misure cautelari per garantire la sicurezza dei loro esponenti dopo la fuga di tre dei quattro poliziotti implicati nell´omicidio degli ambientalisti Heraldo Zúniga e Roger Iván Murillo. Si chiede protezione ad una istituzione super partes per i testimoni dell´omicidio dei due ambientalisti e i loro familiari che vivono nel dipartimento di Olancho, dove Zúniga e Murillo lottavano contro il taglio illegale del bosco e il traffico di legname.

Amnesty International spiega i retroscena della vicenda: «A febbraio 2007, quattro agenti di polizia sono stati arrestati in relazione all´uccisione di due membri del Movimento ambientalista de Olancho (Mao), avvenuta nel dicembre 2006. Una udienza preliminare ha avuto luogo nel mese di dicembre 2007, quando sono state formulate le accuse a carico degli agenti e l´inizio del processo era previsto per il 2008. Membri del Movimento hanno denunciato di essere stati costretti a ridurre drasticamente le loro attività durante l´anno a cause delle minacce».

I tre poliziotti honduregni sono scappati facilmente da una installazione militare dove erano prigionieri da appena un mese dopo la condanna da parte di un tribunale. Dopo la fuga degli assassini, Bertha Oliva, del Comité de Familiares de Detenidos-Desaparecidos en Honduras, ha detto a Tierramerica: «Non sappiamo niente sulla loro destinazione, però ho paura per i testimoni e i familiari perché i poliziotti hanno giurato di vendicarsi».

I due ambientalisti sono stati giustiziati in pieno giorno, proprio davanti all´ufficio del sindaco di Guarizama. Si è trattata di una vera e propria esecuzione, i corpi dei due sono stati poi portati nella caserma della polizia. Secondo gli ambientalisti l´omicidio sarebbe stato commissionato ai poliziotti da ambienti minerari che vedono con fastidio le attività del Movimento ambientalista de Olancho che sottolinea: «Alla luce di questi fatti, non c´è molto da sperare in uno Stato nel quale le forze di sicurezza pubblica sono composte da assassini prezzolati».

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