[12/08/2008] Comunicati

Festambiente premia le buone pratiche, in Toscana sono a Prato

RISPESCIA (Grosseto). Oggi Festambiente premia le buone pratiche e la fantasia nel campo delle rinnovabili e del risparmio energetico, gli interventi innovativi per incrementare efficienza, risparmio e sviluppo energetici, investendo nell´energia verde. «La filosofia del premio - spiega Edoardo Zanchini, responsabile energia e territorio di Legambiente - è la stessa che sottostà al lavoro svolto dal centro nazionale per la promozione delle fonti energetiche di Legambiente: favorire lo sviluppo delle rinnovabili aiutando la nascita di iniziative, progetti, far crescere l´informazione sulle possibilità concrete di investimento nelle fonti pulite e sui vantaggi. Per rispondere al fabbisogno energetico delle famiglie e ridurre il costo delle bollette, arginare allo stesso tempo il cambiamento climatico, l´Italia deve puntare, infatti, su un modello di generazione distribuita fatto di tanti piccoli impianti e di una grande iniezione di investimenti nell´efficienza energetica. E´ una prospettiva che può avere un effetto straordinario non solo in termini di risparmio, di riduzione dei consumi e delle importazioni di fonti fossili, ma anche in termini di innovazione, migliorando il benessere e la qualità della vita».

Il Cigno verde ha scelto 4 esperienze da conoscere e replicare, due sono in Toscana, entrambe in provincia di Prato. Il comune di Prato verrà premiato per gli investimenti fatti nel fotovoltaico e in particolare per il progetto "Il sole entra nelle scuole". Il Comune di Prato ha aderito nel 2004 al primo programma di incentivazione del ministero dell´ambiente per lo sfruttamento dell´energia solare, "10.000 tetti fotovoltaici", e nel 2005 ha partecipato al secondo bando ministeriale, "´Conto energia", entrambi confluiti nel progetto del comune ´Il sole entra nelle scuole", che ha portato all´installazione dei pannelli solari nel 2004 in 3 scuole e di 23 scuole tra elementari e medie e 4 uffici e strutture sportive dell´amministrazione comunale nel secondo, a cavallo tra il 2006 e il 2007, per un totale di 30 tetti fotovoltaici, con un ´investimento di 4.200.000 euro.

«Il progetto - spiegano al comune di Prato - si basa su incentivi da una parte e risparmio e guadagno dall´altra. Infatti il Gestore della rete di trasmissione nazionale, paga una tariffa di 0,445 euro a kWh (gli impianti sono da 20 kWh) per lo scambio di energia sul posto, che si traduce in uno scomputo dell´energia prodotta sulla bolletta elettrica, oppure 0,460 se l´energia viene venduta alla rete Enel. Se si pensa che il costo per gli utenti è di 0,15-0,18 euro a kW, le tariffe incentivanti sono il triplo. Più nello specifico, oltre all´incentivo il titolare dell´impianto usufruisce dei ricavi dell´energia venduta (0,095 euro/kWh) o appunto del risparmio sulla bolletta elettrica se utilizza l´energia sul posto (0,15-0,18 euro/kWh). In termini economici il comune recupererà l´investimento nell´arco di nove anni e mezzo, dopodichè avrà un ´guadagno pulito´: il ricavo è di 11.570 euro annui e il risparmio sulla bolletta di circa 4.000 euro per ogni plesso. In termini ambientali ogni impianto evita l´immissione in atmosfera di 455.000 kg di CO2, per un totale di 12.470 tonnellate all´anno, dato che le centrali elettriche sono alimentate con combustibili fossili che provocano inquinamento, mentre per i pannelli solari basta l´esposizione al sole. Questo senza contare che hanno una vita garantita di almeno 25 anni e bassissimi costi di gestione».

L´agriturismo Podere Midolla, tra Poggio a Caiano e Carmignano, riceverà il premio come esempio di bioagriturismo. «Costruito in base ai criteri di bioedilizia, ha realizzato anche una serie di interventi legati alle rinnovabili: un impianto di riscaldamento che funziona grazie a sonde geotermiche, un tetto ventilato, pannelli fotovoltaici, lampadine a basso consumo energetico e l´impiego della domotica per razionalizzare i consumi».

Ma non c´è solo toscana, premio anche al comune di Torraca, nel Cilento, prima "led city" al mondo, che ha adottato degli impianti di illuminazione che sostituiscono le normali lampade con i led. «Un sistema che consente di combattere l´inquinamento luminoso e di risparmiare al contempo circa il 65% di energia elettrica. Un premio sia per gli investimenti negli impianti fotovoltaici, che danno al paese autonomia energetica per le esigenze pubbliche, sia per la realizzazione della fabbrica che produce moduli fotovoltaici»

Il progetto Casa Buderus (nella foto) viene premiato per «il suo alto valore educativo e didattico, oltre che la valenza istituzionale dell´iniziativa. Casa Buderus si autoalimenta, garantendo l´energia necessaria al proprio fabbisogno, grazie a materiali altamente coibentanti, a innovativi elementi costruttivi, all´orientamento della struttura. Prevede inoltre pannelli solari per la produzione di acqua calda, una pompa di calore aria-acqua, pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica, un sistema di recupero dell´acqua piovana per gli scarichi sanitari e per l´irrigazione esterna. L´originale innovazione consiste nell´assoluta indipendenza di ciascuna componente energetica, che permette di valutare i diversi consumi e di risparmiare energia».

Legambiente segnala anche la motonave "Revenge": «un´imbarcazione adibita al trasporto passeggeri, idonea alla navigazione anche in eco-sistemi marini delicatissimi e/o particolarmente tutelati. Nella progettazione e costruzione si è prestata particolare attenzione, oltre a quanto previsto dalle normative vigenti, alla gestione dei rifiuti; della zavorra, delle acque grigie; dei residui oleosi; della discarica accidentale di combustibile liquido; del combustibile per il controllo degli ossidi di zolfo. Una cura particolare è stata posta anche nella scelta del tipo di materiali impiegati (legno interamente riciclabile) e delle vernici con l´impiego di antivegetativo privo di TBT».

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