[11/08/2008] Trasporti

Ecco come sta la mobilità ciclistica in Toscana

LIVORNO. La densità di automobili della città italiane non ha pari in Europa, mentre il modello di mobilità urbana nei paesi scandinavi, in Olanda, Germania ed ormai anche Francia e Spagna, si sta spostando verso le due ruote. Le città toscane non brillano in quanto a piste ciclabili (fonte Ecosistema Urbano), ma la nostra regione ha invece un ruolo cruciale nella realizzazione della cosiddetta Ciclopista del Sole, l’ambizioso progetto patrocinato dalla Fiab (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) che si propone di attraversare tutta l’Italia da Nord a Sud e dare vita ad un sistema di diramazioni trasversali lungo il Po, l’Arno e il Tevere, oltre a una serie di percorsi costieri lungo il Tirreno e l’Adriatico. Se ne è parlato oggi durante Festambiente durante il convegno “La mobilità ciclistica in Toscana: il sistema di piste e infrastrutture ciclabili regionali”.

Piste ciclabili e ciclovie di media e lunga percorrenza – ricorda Legambiente in una nota - sono entrate ormai nell’agenda delle amministrazioni a vari livelli, dai comuni alla Regione. Nel territorio del Parco della Maremma è stata già realizzata una pista che congiunge il centro abitato di Alberese al mare. La pista ciclopedonale, lunga 2 km, inizia nei pressi del nuovo centro-viste e corre ai margini della vecchia strada romana e rappresenta un tassello importante per il progetto, più ampio, del Parco delle Bonifiche. Ancora in progetto e solo in parte realizzata, la pista ciclabile lungo le sponde dell’Arno, un percorso che andrà dalle pendici del Falterona alla foce del fiume, congiungendo il parco regionale delle Foreste casentinesi con quello di Migliarino - San Rossore - Massaciuccoli. La scelta di piste ciclabili e di altri interventi (es. ciclostazioni), che integrino la mobilità ordinaria e supportino la crescente domanda di trasporti sostenibili serve anche e soprattutto a cambiare gli stili di vita urbani, introducendo un mezzo di trasporto pulito ed economico.

«La scelta delle due ruote non serve solo ad incentivare il turismo: le infrastrutture leggere per l’utilizzo della bicicletta diventano infatti strategiche per l’incentivazione della mobilità sostenibile a 360 gradi – ha detto Angelo Gentili, coordinatore nazionale di Festambiente-. È proprio per questo motivo che abbiamo realizzato questa giornata in forte collaborazione con la Fiab. In Toscana, la consapevolezza della necessità promuovere politiche incentrate sull’uso della bicicletta e la valorizzazione dei territori ha portato già a primi passi importanti, quelli che presentiamo oggi. Occorre però una pianificazione strategica che porti non solo ad una semplice incentivazione della rete delle piste ciclabili, ma a un vero e proprio piano per la mobilità sostenibile».

Il convegno di oggi è stata anche l’occasione per presentare una iniziativa del Coordinamento delle Associazioni FIAB della Toscana, che a settembre, promuove una ciclostaffetta da Firenze a Pisa, sull’itinerario della Ciclopista dell’Arno, per contribuire alla risoluzione delle problematiche legate alla realizzazione del progetto.

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