[19/04/2006] Urbanistica

Fuori dal localismo per rilanciare l´industria

PIOMBINO. La sessione mattutina del maxi-convegno promosso dal Comune di Piombino e dalla Fondazione Italianieuropei sul tema «Le città e l’industria nel futuro dell’Italia» ha regalato una sala del teatro Metropolitan non completamente esaurita ma sicuramente un pubblico molto attento.

Il sindaco Gianni Anselmi ha introdotto i lavori del convegno richiamando Piombino come caso nazionale e paradigmatico per la Toscana, che ha cercato di uscire dal localismo per proporre cose nuove.

Quindi è stata la volta del direttore generale della Regione per le Politiche territoriali e dell’ambiente, Mauro Grassi, che ha focalizzato la sua attenzione sull’industria di base come parte essenziale dello sviluppo della toscana, sottolineando la crisi delle piccole imprese e la necessità di rilanciare soprattutto la media industria. Lettura condivisa anche dal presidente della Provincia di Livorno Giorgio Kutufà, che però ha illustrato il dimezzamento degli addetti all’industria dal ‘71 al 2001, e l’ulteriore calo degli stessi di un altro 15% negli ultimi cinque.

In generale quindi il rilancio dell’industria manifatturiera è stato presentato come utile e necessario, insieme ad investimenti in ricerca e innovazione, che secondo i relatori dell’incontro garantirebbero anche la sostenibilità ambientale. E non viceversa.

Molto seguito l’intervento dell’urbanista e architetto Vezio De Lucia, che sta coordinando il piano strutturale di zona: «A Piombino l’industria è stata impattante e ha occupato territorio, ma ne ha anche salvato tanto, perché il reddito proveniente dall’industria ha permesso di non distruggere molte aree sulla costa». E per dimostrarlo ha presentato due foto, una di Follonica e una di Torre del sale: «Follonica non sarà mai smantellabile, Torre del sale volendo sì….».

Quindi è stata la volta del presidente dell’Autorità portuale Luciano Guerrieri, che ha presentato i progetti di espansione dello scalo piombinese, che tra un po’ potrà contare su 3 chilometri di nuove banchine.

I lavori della mattinata sono stati chiusi dall’assessore regionale al territorio Riccardo Conti che ha fatto una sorta di giuramento: «Basta seconde case e basta case in collina: noi non ci possiamo prendere la responsabilità di essere la generazione di amministratori che ha distrutto le colline e le spiagge della Toscana».

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