[19/04/2006] Consumo

L´Arpat studia l´impatto ambientale in agricoltura

FIRENZE. L’impatto ambientale in agricoltura è stato studiato in un corso promosso dal Dipartimento Arpat di Firenze al quale hanno partecipato anche i rappresentanti dei servizi Arpat di diverse province toscane. L’esigenza di evidenziare la peculiarità dell’agricoltura è originata dal fatto che in Toscana questa attività è strettamente legata alle caratteristiche del territorio e si configura anche come strumento di salvaguardia e tutela del paesaggio e dell´ambiente.
La necessità di acquisire strumenti adeguati per conoscere il territorio agrario della Toscana, studiarlo nella sua complessità e nelle sue variabili ambientali per fornire strumenti e informazioni per la programmazione e l’analisi delle politiche ambientali ha suggerito agli organizzatori del corso di partire col vedere come il modello DPSIR (Determinanti-Pressioni-Stato-Impatto-Risposte) può essere applicato al comparto agricolo per poi sviluppare alcuni temi specifici, quali l’uso e la conservazione del suolo, il ciclo dell´acqua, la biodiversità e il paesaggio.
La prima giornata del corso ha preso in esame lo studio in generale degli indicatori agroambientali e delle principali risorse in agricoltura. Nella seconda giornata è stato sviluppato lo studio degli indicatori agroambientali in materia di suolo (uso e conservazione), acqua (consumi e risparmio), biodiversità. Sono stati approfonditi i principali aspetti delle relazioni tra acqua e suolo nel sistema complesso del ciclo dell´acqua in agricoltura, della degradazione del suolo, dei costi ambientali e sociali che derivano dall´adozione di pratiche agricole e regimazione delle acque non appropriate.

La lezione sulla biodiversità ha evidenziato l’importanza della conservazione e dell’abbondanza di varietà e di specie vegetali, animali e di microrganismi nell’agroecosistema. Anche nel campo coltivato la maggiore biodiversità è pertanto un fattore indispensabile per la regolazione dei rapporti tra organismi utili e nocivi, tra piante infestanti e coltivate, in un´ottica di sostenibilità ambientale dell´agricoltura. Per biodiversità a livello di territorio o di distretto si intende anche una ricchezza di ambienti e di paesaggi. La politica agricola e la programmazione in agricoltura incidono fortemente sull´evoluzione del paesaggio agrario. Proprio il paesaggio agrario, così importante in Toscana da rendere la nostra regione famosa nel mondo, e lo studio delle sue variabili sono stati gli argomenti della giornata conclusiva del corso, contrassegnata da un’esercitazione pratica di lettura della carta geologica di un territorio e di individuazione delle sue vocazioni colturali.

Torna all'archivio