[04/08/2008] Comunicati

Il più piccolo serpente del mondo vive alle Barbados

LIVORNO. Era già stato "scoperto" un po´ di tempo fa da Balir Hedges, un biologo evolutivo della Penn State University, ma la rivista "Zootaxa" dà la conferma che il Leptotyphlops carlae è il più piccolo serpente del mondo: gli adulti raggiungono i 10 centimetri di lunghezza e possono stare tranquillamente sopra una moneta da un quarto di dollaro. Il ricercatore americano ha trovato il minuscolo rettile sull´isola di Barbados, nei Caraibi, dove insieme ai suoi colleghi aveva già scoperto in passato minuscole lucertole ed anfibi.

Secondo quanto si può leggere su Zootaxa, Hedges si sarebbe imbattuto nel serpentello lillipuziano in un lembo di quel che rimane della foresta orientale di Barbados, ormai quasi completamente distrutta da case e campi coltivati. Il ricercatore spiega che «La distruzione dell´habitat è la maggiore minaccia alla biodiversità in tutto il mondo. I Caraibi sono particolarmente vulnerabili poiché contengono una percentuale molto alta di specie in pericolo che, vivendo sulle isole, non hanno altre zone in cui fuggire quando si trovano in difficoltà».

Dell´esistenza del minuscolo rettile si sapeva già dal 2006, ma la sua attribuzione ad una specie a parte è avvenuta analizzando le sue differenze genetiche rispetto ad altri mini-serpenti e grazie alla sua colorazione unica. Inoltre la scoperta di Hedges ha permesso di riclassificare vecchi esemplari custoditi nei musei come "curiosità" e che in realtà sono Leptotyphlops carlae. Il serpentello è sottile come uno spaghetto ed è difficile distinguere gli adulti dai giovani, visto che le dimensioni minuscole non sembrano variare molto con l´età e che la fase giovanile del serpente delle Barbados sembra difficilissima da trovare. Gli scienziati stanno cercando anche di capire se esistono differenti dimensioni tra maschi e femmine.

Comunque una cosa è certa: il Leptotyphlops carlae è sicuramente la specie di serpente più piccola tra le 3.100 finora conosciute. Secondo Hedges nelle isole è più facile trovare sia le specie dia animali più piccole che quelle più grandi, perché è lì che riescono ad occupare tutte le nicchie ecologiche di habitat non occupati da altri organismi. «Queste nicchie sono vacanti perché esistono degli organismi che non sono mai arrivati sull´isola. Per esempio, se una specie di millepiedi non esiste in un´isola, un serpente potrebbe evolvere in una piccola specie per riempire la mancanza del millepiedi in quella nicchia ecologica». Hedges pensa che il mini-serpente delle Barbados possa essere al limite delle dimensioni minime che possono raggiungere i serpenti, anche se non esclude che possa esistere una specie sconosciuta ancora più piccola e per questo difficile da trovare e riconoscere.

«La selezione naturale potrebbe impedire ai serpenti di diventare troppo piccoli, perché al di sotto di certe dimensioni non ci potrebbe più essere da mangiare per i loro piccoli - spiega il biologo - il serpente delle Barbados., come altri ai quali è collegato, si nutre soprattutto di larve di formiche e termiti». Anche la riproduzione sarebbe a rischio perché i mini-serpenti, a differenza di quelli più grandi che fanno anche 100 uova, ne produrrebbero solo una. inoltre, tra gli animali più piccoli i giovani sono solitamente molti più degli adulti e gli somigliano per dimensioni, tanto che l´unico uovo del serpentello del Barbados occupa una buona parte del corpo della madre, che non ne potrebbe contenere due, altrimenti sarebbero troppo piccoli per poter produrre un animale in grado di nutrirsi.

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