[04/08/2008] Aria

Commissione Ue propone di rivedere regolamento su strato ozono

BRUXELLES. La Commissione europea ha presentato una proposta di revisione della legislazione sulla protezione dello strato di ozono, «allo scopo di semplificare la normativa in vigore per tenere conto dei progressi realizzati nell´eliminazione delle sostanze che riducono lo strato di ozono nell´Unione europea e consentire alla Ue di restare all´avanguardia nella sfida globale per proteggere e ripristinare lo strato di ozono». Infatti, anche se sono stati fatti molti progressi, molte sfide riguardanti l´ozono sono ancora aperte, in particolare quelle dei cambiamenti climatici, e devono essere affrontate a livello dell´Unione europea e mondiale. Lo strato di ozono dovrebbe ritornare ai livelli precedenti al 1980 entro il 2050-2075.

Nel presentare la proposta, il commissario Ue all´ambiente Stavros Dimas, ha spiegato che «Le sostanze che riducono lo strato di ozono sono state quasi del tutto eliminate all´interno dell´Unione europea senza provocare difficoltà particolari ai produttori e ai consumatori. Ciò dimostra che lo sviluppo sostenibile è realizzabile e che si deve proseguire su questa strada. Nonostante i successi ottenuti dobbiamo restare vigili in quanto significative quantità di tali sostanze sono tuttora presenti in molti prodotti, quali frigoriferi e materiali per l´isolamento utilizzati nell´edilizia. Dobbiamo evitare che tali sostanze siano rilasciate nell´atmosfera, a maggior ragione perché esse contribuiscono anche in misura significativa al riscaldamento globale».

La Commissione vuole migliorare l´applicazione del regolamento, chiarendone disposizioni, come quelle in materia di deroghe e esenzioni sull´uso delle sostanze che riducono lo strato di ozono e di importazione e esportazione di tali sostanze: «I progressi realizzati nell´eliminazione delle sostanze che riducono l´ozono implicano che numerose disposizioni possono ora essere soppresse. Il regolamento proposto è inoltre meglio strutturato e presenta una serie di definizioni rivedute». Occorre quindi conformare il regolamento ai recenti accordi del protocollo di Montreal relativi alla rapida eliminazione degli idroclorofluorocarburi (Hcfc) e quelli finalizzati all´eliminazione definitiva di sostanze per le quali esistono alternative.

L´Ue introduce anche misure aggiuntive per evitare il commercio interno e l´utilizzo illegale di sostanze che riducono lo strato di ozono. Anche la riduzione dell´uso di bromuro di metile, impiegato per evitare l´introduzione e la diffusione di organismi nocivi nelle operazioni di commercio internazionale (quarantena e trattamenti anteriori al trasporto), porterà benefici per la salute e l´ambiente. La proposta di revisione punta anche a gestire e contenere le sostanze ancora presenti all´interno dell´Unione europea, per lo più di contenute nelle apparecchiature di refrigerazione e nei materiali usati per l´isolamento in campo edilizio, si potrebbe così evitare l´emissione di più di 100 milioni di tonnellate di CO2 equivalenti all´anno.

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