[04/08/2008] Consumo

Veleno per topi, per l´Ue il difenacum è ok

LIVORNO. Il difenacum potrà essere utilizzato come principio attivo nei rodenticidi (i comuni veleni per roditori), ma solo per cinque anni. La Commissione europea ha stabilito che la sostanza potrà essere iscritta nell’allegato I della direttiva 98/8/ce relativa all’immissione sul mercato dei biocidi (quelli che tutti noi conosciamo come pesticidi non agricoli) ma prima di essere reiscritto dovrà essere sottoposto a nuova valutazione. Gli Stati membri dovranno adeguarsi entro il 31 marzo 2009 e dovranno applicare le nuove disposizioni a partire dal primo aprile 2010.

Il legislatore europeo ha infatti elaborato e adottato un quadro normativo per l’immissione in commercio dei biocidi ai fini della loro utilizzazione. Ha fissato un elenco di principi attivi da esaminare prima di essere immessi sul mercato e prima di essere utilizzati come principi attivi anche nella produzione di rodenticidi (un tipo di topicidi nella cui produzione può essere utilizzato il difenacum). Questo perché l’obiettivo dell’Ue è quello di garantire un elevato livello di protezione delle persone, degli animali e dell’ambiente.

I biocidi infatti sono sì principi attivi necessari per combattere gli organismi nocivi per la salute umana o animale e per combattere gli organismi che danneggiano i prodotti naturali o fabbricati , ma allo stesso tempo sono potenzialmente dannosi per l’uomo, gli animali “non bersaglio” e l’ambiente.

E’ per questo che il difenacum (così come altri principi attivi) è stato sottoposto a un esame preventivo dei rischi. E questa volta come Paese relatore è stata designata la Finlandia.

L’esame non ha evidenziato questioni ancora aperte o problemi da sottoporre all’attenzione del comitato scientifico dei rischi sanitari e ambientali, perché non si sono presentati rischi per l’uomo, salvo nel caso di incidenti fortuiti in cui sono coinvolti bambini. È stato però rilevato un rischio per gli animali non bersaglio del pesticida e per l’ambiente.

Ma comunque sia il principio attivo è ammesso – se autorizzato - alla commercializzazione e dunque all’utilizzo solo per cinque anni al termine del quale dovrà riessere esaminato. Una soluzione quindi provvisoria dettata dal fatto che i roditori bersaglio del difenacum sono comunque animali nocivi e costituiscono un pericolo per la salute pubblica e dal fatto che non è ancora stata accertata l’esistenza di alternativa adeguata al difenacum, altrettanto efficaci ma meno dannosa per l´ambiente.

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