[31/07/2008] Energia

Olt offshore Lng toscana spa dopo il Tar: avanti senza alcuna interruzione

LIVORNO. OLT Offshore LNG Toscana S.p.A. - i cui soci di riferimento sono Gruppo IRIDE 30,5% (suddiviso fra IRIDE Mercato 27,2% e ASA Livorno 3,3%), il Gruppo E.ON 30,5%, Golar LNG 16% e OLT Energy Toscana S.p.A. 23% - in merito alle sentenze emesse ieri dal TAR della Toscana, intende precisare che i lavori per la realizzazione del terminale offshore a largo della costa di Livorno proseguono senza alcuna interruzione secondo i tempi e le modalità previsti.

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Toscana ha respinto la totalità delle argomentazioni addotte nei ricorsi avanzati da Greenpeace e dai Comitati cittadini relative alla presunta pericolosità dell’impianto e all’inadeguatezza del sito.

Ecco nel dettaglio quanto emerso dalla sentenza del TAR Toscana:

· il Giudice ha respinto i motivi addotti da Greenpeace relativamente ad eventuale incompatibilità del Terminale con la salvaguardia del “Santuario dei Cetacei” - il Giudice ha valutato positivamente le verifiche compiute circa l’inesistenza di interferenze significative dell’impianto con lo specchio marino rientrante del suddetto Santuario - così come sono state ritenute inconsistenti le riserve circa paventati danni ai fondali ed alle praterie di Posidonie.

· Sono state respinte le deduzioni in ordine alle condizioni di sicurezza dell’esercizio dell’impianto - il Giudice ha osservato che è stato rilasciato il nulla osta di fattibilità da parte del Dipartimento dei Vigili del Fuoco - il rapporto definitivo di sicurezza, la cui mancanza è stata evidenziata dai ricorrenti, è uno strumento che deve essere disponibile al momento dell’avvio del funzionamento dell’impianto, e quindi posteriormente al rilascio del Decreto di autorizzazione.

· I ricorrenti hanno eccepito la mancanza di una approfondita istruttoria circa la effettiva necessità del rigassificatore, nel quadro della pianificazione energetica nazionale - il Giudice ha respinto tali eccezioni richiamando (i) le considerazioni rassegnate dal Ministero Attività Produttiva nella Conferenza di servizi del 14 aprile 2005, ove ha evidenziato la necessità di avviare celermente la realizzazione di nuove infrastrutture di approvvigionamento di gas naturale; (ii) le considerazioni contenute nel Decreto autorizzativo 23 febbraio 2006, con le quali si ribadisce la esigenza di favorire l’implementazione dell’offerta di gas per fare fronte all’aumento della domanda, tenuto conto a) della quasi completa saturazione delle infrastrutture di approvvigionamento esistenti 2) della opportunità di diversificare le fonti 3) della necessità di favorire, attraverso un aumento dell’offerta, lo sviluppo di un mercato concorrenziale 4) di consentire, attraverso l’uso del gas naturale, una riduzione delle emissioni in atmosfera e facilitare il raggiungimento degli obiettivi previsti dal protocollo di Kyoto e dalle direttive europee sul miglioramento della qualità dell’aria.

Lo stesso Giudice ha dichiarato inammissibili per carenza di interesse i ricorsi promossi da Edison. Il Giudice ha respinto le osservazioni relative alla posizione del Ministero Ambiente circa la proposta di esame congiunto del Progetto OLT con il Progetto di EDISON relativo a Rosignano, rilevando che il Ministro, controfirmando il Decreto autorizzativo, ha superato le precedenti perplessità.

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Toscana ha rilevato soltanto un vizio procedurale all’interno della procedura di autorizzazione rilasciata.

In particolare, il TAR evidenzia che la concessione demaniale relativa al tratto di mare ove andrà ancorato il Terminale doveva essere rilasciata prima dell’autorizzazione, anche se nella Conferenza di Servizi che ha preceduto il decreto autorizzativo, era già stato acquisito parere favorevole al suo rilascio. Attualmente la concessione demaniale è in fase di rilascio da parte del Ministero competente.

Nel contempo il TAR ha confermato la legittimità e validità di tutti gli atti compiuti prima del Decreto autorizzativo, per cui sarà possibile sanare la carenza rilevata dal Giudice con provvedimento ministeriale.

Recentemente l’azienda ha acquisito la nave Gloar Frost con un’operazione del valore di oltre 250 milioni di dollari. La nave entrerà in cantiere nell’estate 2009 per subire gli interventi necessari per la trasformazione in terminale di rigassificazione. I lavori di modifica della nave verranno svolti da SAIPEM mentre Snam Rete Gas realizzerà il gasdotto di collegamento del Terminale offshore alla rete nazionale.

Il terminale off-shore ha una capacità di rigassificazione autorizzata di circa 4 miliardi di metri cubi di gas annui, equivalenti a circa il 5% del fabbisogno annuale nazionale.

Torna all'archivio