[30/07/2008] Comunicati

Flavescenza dorata: viti in pericolo in almeno tre province toscane

FIRENZE. Stato di “attenzione” in almeno tre province toscane (Arezzo, Firenze e Siena) per la vite. Arpat ha rilevato la presenza di larve allo stato giovanile di Scaphoideus titanus, la cosiddetta “cicalina della vite”. L’insetto fa da vettore specifico di un fitoplasma (forma intermedia tra virus e batterio) appartenente al gruppo ribosomico del giallume dell’olmo, l’agente causale della cosiddetta Flavescenza Dorata, che è uno dei giallumi della vite che destano maggior preoccupazione. Data la virulenza e la discreta capacità di diffusione, i danni economici possono essere rilevanti: molte piante muoiono in breve tempo, alcune sopravvivono a stento per pochi anni prima di cedere e comunque i grappoli cadono anzitempo, con perdite del raccolto fino al 90%.

«Per combattere la Flavescenza Dorata è fondamentale la prevenzione e il monitoraggio del ciclo di sviluppo dell’insetto - informano da Arpat servizio fitosanitario regionale - Il monitoraggio è indispensabile per individuare il momento migliore in cui effettuare il trattamento, utilizzando prodotti larvicidi come i regolatori di crescita, impiegati in lotta integrata, e prodotti di contatto a basso impatto, impiegabili in agricoltura biologica». Per questi motivi da Arpat, viene l’invito agli operatori del settore di mettersi in contatto con il servizio fitosanitario (055 32061) o con la provincia di Firenze (Direzione agricoltura, caccia, pesca e risorse naturali) per segnalare casi sintomatici o anche presunti tali. Intanto l’Agenzia per l’ambiente rende noti i dati del 2007. Dal mese di maggio fino ai primi giorni di settembre dello scorso anno, è stato rilevato il ciclo di sviluppo di Scaphoideus titanus mediante sopralluoghi settimanali in quattro vigneti campione, ambienti in cui è nota la presenza con popolazioni consistenti, ubicati nelle aree viticole del Chianti Classico, della Valdelsa, del Valdarno Aretino e di Montalcino.

Dalla prima decade di luglio, momento della comparsa dei primi adulti, fino a tutto il mese di settembre è avvenuta l’operazione di monitoraggio in tutte le principali aree viticole della regione e nel comprensorio vivaistico di Cenaia (PI), mediante l’installazione di cartelle adesive cromotropiche. I risultati del monitoraggio hanno confermato la tendenza rilevata negli ultimi anni, con una presenza dell’insetto a macchia di leopardo.


«I comuni della provincia di Firenze in cui nel 2007 è stata rilevata la presenza dell’insetto adulto sono Borgo San Lorenzo, Barberino Val d’Elsa, Cerreto Guidi, Certaldo, Empoli, Greve in Chianti, Montespertoli, San Casciano Val di Pesa, Tavarnelle Val di Pesa e Vinci- informano dall’amministrazione provinciale- In tutti i vigneti dove è stata accertata la presenza di viti positive al fitoplasma della Flavescenza Dorata, Arpat ha disposto l’eliminazione obbligatoria delle piante in questione».

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