[29/07/2008] Energia

Tabarelli (Nomisma Energia): «Ritorno al nucleare è impossibile»

LIVORNO. «In Italia il ritorno al nucleare è impossibile»: lo ha detto a Udine in un incontro Davide Tabarelli (Nella foto), presidente di Nomisma Energia. «E´ costato moltissimo uscirne - ha aggiunto - e costerebbe troppo ritornarvi. Inoltre - ha sostenuto Tabarelli - nel Paese manca il consenso».

Chissà se al governo, così motivato e spinto al ritorno del nostro Paese a produrre energia dall´atomo in barba ad un referendum che 21 anni ne stabilì l´uscita, suonerà un campanello d´allarme almeno ora che non Greenpeace o Legambiente, ma un istituto economico si pronuncia in modo così netto contro l´opzione nucleare. Nomisma Energia, infatti, è una società fondata nel settembre 2006 da Davide Tabarelli (Presidente), Alessandro Bianchi (Amministratore Delegato) e Nomisma Spa. L´obiettivo è coniugare al prestigio di Nomisma, nel campo della ricerca nei settori reali dell´economia, la specializzazione nell´energia maturata del gruppo di fondatori e collaboratori della nuova società.

Tabarelli ha anche aggiunto che «il principale problema delle risorse energetiche rinnovabili è legato a questioni amministrative, tecniche e alla loro sporadica diffusione sul territorio italiano». Dunque il nodo resta sempre lo stesso: investire sul nucleare sapendo che i costi sono praticamente insostenibili, che i problemi delle scorie non sono risolti, che comunque ci saranno grossi problemi sia di materia prima (uranio) che di allocazione delle stesse centrali; oppure investire su efficienza energetica, risparmio e rinnovabili tutte semplificando le norme e sfruttando tutte le potenzialità di crescita che questo Paese avrebbe in questo settore? La risposta di Greenreport la conoscono tutti.

Intanto in Francia gli incidenti nucleari nella centrale nucleare di Tricastin non fanno quasi più notizia; oggi alle 9,30 si è prodotta una nuova fuoriuscita di polvere radioattiva (la terza fuga di materiale radioattivo in pochi giorni), stavolta dal reattore numero 4 fermo per manutenzione, che ha costretto all´evacuazione di 127 lavoratori, 45 dei quali sono stati portati in infermeria.

Torna all'archivio