[29/07/2008] Comunicati

In linea la carta della sismicità italiana dell´Ingv

ROMA. Il Centro nazionale terremoti dell´Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) ha messo in linea la Carta della sismicità in Italia 2000 - 2007, realizzata da Barbara Castello, Raffaele Moschillo, Maurizio Pignone, Stefano Vinci, Fawzi Doumaz, Concetta Nostro e Giulio Selvaggi. La carta illustra dettagliatamente gli ipocentri di circa 20.000 terremoti avvenuti in Italia tra il 2000 e il 2007.

«La maggior parte dei terremoti - spiegano al Centro nazionale terremoti - ha una magnitudo Richter inferiore a 4.0 ed è localizzata nella crosta terrestre al di sopra dei 35 km. Solo 11 terremoti hanno una magnitudo Richter superiore a 5.0 e il più forte terremoto si è verificato il 26 ottobre 2006 al largo della costa calabra occidentale (M=5.7) ad una profondità di 200 km».

Nell´Italia peninsulare la sismicità si concentra soprattutto lungo la catena degli Appennini e nella fascia vulcanica tirrenica. Un altro punto di importante sismicità è il promontorio del Gargano è sede di notevole attività sismica. Nell´Appennino settentrionale è presente un´attività sismica a profondità intermedia.

Per l´Ingv «È evidente una elevata sismicità crostale al largo delle coste settentrionali della Sicilia mentre la zona del Tirreno meridionale è caratterizzata anche da sismicità profonda (fino a 600 km), dovuta al processo di subduzione della litosfera ionica al di sotto della Calabria. Sul Monte Etna è stata registrata una notevole attività sismica con frequenti terremoti di magnitudo superiore a 4.0.In Italia settentrionale la sismicità si concentra principalmente lungo la fascia prealpina orientale».

La carta della sismicità in Italia 2000 - 2007, presenta anche due riquadri nei quali sono rappresentati i più forti terremoti avvenuti in Italia dal 217 a.C. «L´osservazione immediata - sottolineano i ricercatori - è che la sismicità recente e quella storica sono concentrate principalmente nelle stesse zone anche se il contenuto informativo della sismicità degli ultimi anni fa vedere che esistono aree sismiche che nel passato non hanno generato grandi terremoti come ad esempio al largo delle coste settentrionali della Sicilia».

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