[29/07/2008] Comunicati

La lezione olimpica di Pechino

LIVORNO. Leggendo le interpretazioni che la stampa italiana dà al rapporto di Greenpeace "China after the Olympics: Lessons from Beijing" qualcosa non torna, infatti, a differenza di quanto preferiscono mettere in rilievo i giornali, a leggere il rapporto il giudizio degli ambientalisti sulla realizzazione dei giochi olimpici cinesi appare in gran parte positivo, anche se non mancano le ombre.

«La Cina ha avviato impressionanti politiche "verdi" nel periodo per arrivare alle olimpiadi del 2008. Greenpeace plaude al villaggio ambientale - si legge nel rapporto - ma sottolinea anche che con queste realizzazioni ha perso l´opportunità di usare i giochi come base per attuare più ambiziose iniziative a livello cittadino. Greenpeace incoraggia il resto della Cina ad incamminarsi insieme a Pechino verso un modello di sviluppo sostenibile».

Lo smog minaccia lo svolgimento di molte competizioni e il governo cinese, dopo le misure draconiane per ridurre il traffico automobilistico e la chiusura delle fabbriche più inquinanti, ora spera negli eventi meteorologici per spazzare via la cappa di gas che la imprigiona, ma Greenpeace fa altre valutazioni e il suo rappresentante in Cina, Lo Sze Ping ha detto che «Siamo lieti di vedere che Pechino ha migliorato le sue infrastrutture durante la preparazione delle olimpiadi. Ha reso il trasporto pubblico più conveniente, aggiornato gli impianti di riscaldamento delle abitazioni, migliorato il trattamento delle acque e, in una certa misura, ha ridotto la sua dipendenza dai combustibili fossili».

Il rapporto di Greenpeace riconosce a Pechino di aver fatto più e meglio di Atene, con un utilizzo maggiore di tecnologie per il risparmio energetico e di fonti di energie rinnovabili e fa gli esempi dell´uso del riscaldamento geotermico e degli impianti di energia solare ed eolica realizzati in occasione delle olimpiadi.

Ma la scarsa trasparenza degli impegni e nei rapporti con i soggetti terzi interessati ai lavori olimpici non ha permesso alla Cina di avere quell´approccio ambientale globale che c´è stato prime e durante le olimpiadi di Sydney del 2000.

«Pechino - sottolinea il rapporto - ha ampliato la propria rete di trasporti pubblici con l´aggiunta di 5 nuove linee delle metropolitana ed ha aumentato fino ad euro 4 il suo standard di emissioni per i nuovi veicoli, uno degli standard più severi di tutto il mondo. Questo è un grande passo in avanti rispetto alle tecnologie inquinanti attualmente in uso nei Paesi in via di sviluppo. Pechino ha dimostrato che, quando si attuano sforzi concertati, il cambiamento è possibile. Tuttavia, in molti settori Pechino non coglie l´occasione dei giochi olimpici per adottare le migliori pratiche ambientali al mondo, come la clean production, la politica dei rifiuti zero, la certificazione Forest Stewardship Council (Fsc) e una complessiva politica di salvaguardia delle acque».

Più che dal governo cinese e dalla municipalità di Pechino, Greenpeace si dice delusa dal Comitato organizzatore delle olimpiadi che non avrebbe realizzato diverse iniziative ambientali per le quali si era impegnato formalmente: «E´ fondamentale - ha detto Lo - che il Comitato olimpico internazionale richieda alle città ospitanti di impostare norme comparabili in materia di tutela, in modo da garantire che l´ambiente sia onorato come terzo pilastro delle olimpiadi, dopo lo sport e la cultura». Greenpeace invita Pechino e le altre città cinesi ad invertire subito l´attuale modello di crescita "develop first and clean up later" che la Cina ha perseguito negli ultimi 30 anni: «Inquinare è facile, ma ripulire il danno è molto più difficile - dice Lo - La qualità dell´aria di Pechino ne è un esempio. Nonostante i dati dei piani a lungo e breve termine di Pechino, l´inquinamento resta una delle sfide più dure per la città. A causa del tasso di urbanizzazione e della crescita economica alimentata soprattutto dai combustibili fossili, molte città cinesi sono probabilmente in una fase simile di trasformazioni economiche ed ambientali. Pechino ha fatto molta strada, ci auguriamo che le iniziative ambientali di Pechino volte a migliorare la qualità dell´aria e ad accelerare lo sviluppo di fonti di energia rinnovabile possa servire da esempio ad altre città cinesi. Le lezioni apprese dalle olimpiadi di Pechino sono di vitale importanza per la Cina, per avviarsi verso uno sviluppo sostenibile dopo il 2008.

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