[25/07/2008] Comunicati

D´angelis su You-Tube: «Toscana contro insetti-Killer, ma anche governo faccia sua parte»

FIRENZE. Gli insetti introdotti (e alcuni autoctoni) stanno diventando un grave problema ambientale e paesaggistico, anche in Toscana, ma spesso quando raggiungono le pagine dei giornali locali non scatta la molla del loro rapporto con il cambiamento climatico ed il riscaldamento globale (e la globalizzazione) in corso e tutto finisce nel dimenticatoio delle emergenze non appena un intervento regionale tampona l´invasione. Sarà per questo che Erasmo D´Angelis (Nella foto), il presidente Pd della commissione ambiente e territorio del consiglio regionale della Toscana, rilancia il suo appello internazionale su YouTube e a Bioversity International, l´organizzazione internazionale, con sede centrale a Roma e con 16 centri di ricerca in tutto il mondo, che dal 1974 opera anche su mandato Onu per difendere la biodiversità e salvaguardando dall´estinzione le specie vegetali.

Nel suo appello su Youtube per salvare i pini marittimi dall´attacco dell´insetto killer D´angelis dice: «Bisogna fare presto, reperire risorse e combattere l´azione di questo micidiale insetto che sta stravolgendo il paesaggio del litorale che fu modellato dai granduchi di Lorena. Questo parassita è arrivato in Toscana grazie al commercio di materiale legnoso infestato e i primi focolai sono stati avvertiti due anni fa. Ma il vero dramma è per i pini marittimi tra Calambrone, Tirrenia, San Rossore e la Maremma. Il parassita non è stato debellato in nessuna parte d´Italia ed è un problema molto serio anche per il danno paesaggistico. A vedere i pini infestati si resta senza parole: sembra siano stati uccisi dal napalm o dalle piogge acide. Sono già 216 gli ettari colpiti con circa 10 mila pini marittimi da abbattere».

«Di fronte alla proliferazione di insetti-killer del nostro patrimonio forestale, delle pinete di pini marittimi (matsucoccu feytaudi), di pino domestico (Leptoglossus Occidentalis) e del "cinipide" che attacca il castagno – dice D´angelis - mettiamo a disposizione i nostri parchi e le strutture della regione per rafforzare ricerca internazionale e lotta biologica per contenere il più possibile un attacco generalizzato. Questa è una lotta contro il tempo e purtroppo dimostra i danni del riscaldamento progressivo del clima che permette a insetti nocivi di espandersi nel nostro ecosistema senza incontrare nemici naturali. Dalla malattia dei pini all´attacco al castagno causato dal cinipide parassita, occorre rafforzare l´ottimo lavoro che vede già impegnata la regione, il Corpo forestale e i parchi toscani per difendere la nostra natura dai danni in termini di perdita di frutti e di piante. C´è bisogno di aumentare la ricerca internazionale e la Toscana può mettere a disposizione le sue strutture. In diverse aree della Toscana – spiega D´Angelis - dalla costa alla Toscana centrale, i controlli dell´Arsia evidenziano l´attacco del cinipide ancora circoscritto ad aree di focolaio. Come per i parassiti delle pinete introdotti dal Marocco e dalla Francia, anche l´introduzione del cinipide è accidentale e proviene dalla Cina. Non esistono antagonisti naturali in grado di contenerlo. C´è bisogno sia di azioni di pronto soccorso sia di uno sforzo straordinario di ricerca delle metodologie di lotta biologica e naturale. Nel mondo vi sono ricercatori e centri di ricerca di eccellenza e l´appello è di rafforzare una linea di ricerca per individuare gli strumenti di difesa naturale dalle infestazioni sia della cocciniglia Matsucoccus feytaudi che del killer del castagno».

Ma D´Angelis pensa che l´impegno della regione Toscana non possa bastare a fronteggiare un´emergenza ambientale che ha dimensioni nazionali e chiede che «Il governo Berlusconi si impegni a difendere il nostro patrimonio naturale e paesaggistico garantendo le risorse necessarie per gestire questa emergenza, aumentando i controlli sul commercio di materiale legnoso infestato che veicola la diffusione degli insetti killer, rafforzando le risorse per individuare i parassiti già dai primi focolai che potrebbero interessare anche altre Regioni, garantendo risorse per la rapida ricostruzione del paesaggio».

Nel suo appello su Youtube per salvare i pini marittimi dall´attacco dell´insetto killer D´angelis dice: «Bisogna fare presto, reperire risorse e combattere l´azione di questo micidiale insetto che sta stravolgendo il paesaggio del litorale che fu modellato dai granduchi di Lorena. Questo parassita è arrivato in Toscana grazie al commercio di materiale legnoso infestato e i primi focolai sono stati avvertiti due anni fa. Ma il vero dramma è per i pini marittimi tra Calambrone, Tirrenia, San Rossore e la Maremma. Il parassita non è stato debellato in nessuna parte d´Italia ed è un problema molto serio anche per il danno paesaggistico. A vedere i pini infestati si resta senza parole: sembra siano stati uccisi dal napalm o dalle piogge acide. Sono già 216 gli ettari colpiti con circa 10 mila pini marittimi da abbattere».

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