[25/07/2008] Energia

Greenpeace france chiede la chiusura del cantiere dell´Epr

LIVORNO. In Francia non si placa la polemica sul nucleare, anzi Greenpeace France rilancia e mira il più in alto possibile: all´Epr, il "gioiellino" del nucleare di ultima generazione in costruzione a Flamaville con il concorso di numerosi Paesi. «Quindici giorni dopo la fuga radioattiva della filiale d´Areva, Socatri, a Tricastin, seguita da quella di un´altra filiale, Fbfc, a Romans-sur-Isère, è il turno delle installazioni Edf di mostrare le incurie dell´industria nucleare francese – dice Greenpeace - 15 persone sono state contaminate il 18 luglio nella centrale di Saint-Alban, e il 23 luglio c´è stata la contaminazione di massa di 100 lavoratori nella centrale Edf di Tricastin. Considerati come "anomalie" o semplici "scartamenti", tutti questi incidenti mettono in luce la pericolosità di una tecnologia mal concepita. Davanti ad una tale constatazione, Greenpeace chiede che venga tenuto un vasto dibattito sul nucleare, ma anche la sospensione del programma Epr».

La serie di incidenti riportano in discussione le accuse di Greenpeace al nucleare francese: impianti invecchiasti, procedure mal condotte, contaminazioni dei lavoratori, inquinamento di lunga data e persistente dell´ambiente «Il tutto senza che il sistema di controllo sia in grado di prevenire questi incidenti, ma solo capace di constatarli, perfino con anni di ritardo!».

Secondo Frédéric Marillier, responsabile della campagna nucléaire et énergie di Greenpeace France, «Questi incidenti dimostrano che al di la degli incantesimi, il nucleare che ci viene presentato come un´energia pulita e sicura resta un´energia inquinante, pericolosa e mal realizzata. Non bisogna credere che abbiamo a fare con una serie nera in questi ultimi quindici giorni perché il nucleare in Francia significa più di 900 incidenti di questo tipo all´anno, così come inquinamento vecchio e regolare intorno agli impianti».

Gli attivisti di Greenpeace il 24 giugno avevano già effettuato un clamoroso blitz bloccando gli accessi al nuovo cantiere dell´Epr (European Pressured Reactor) di Flamanville, dicendo che i lavori non erano a norma, ma, anche se l´Agenzia per la sicurezza nucleare francese aveva già bloccato i lavori il 21 maggio scorso per gravi problemi e infrazioni in fase di costruzione, la realizzazione dell´Epr è poi proseguita.

Ora Greenpeace chiede la sospensione del programma Epr «perché è inconcepibile rilanciare il nucleare mentre oggi ci si rende conto che non si è sviluppata questa tecnologia e che si è riscoperto che inquina. D´altronde, visto che il nucleare non è indispensabile e che la priorità deve essere data realmente alle alternative come il risparmio di energia e le rinnovabili».

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