[21/07/2008] Energia

L´Iran scopre un giacimento di petrolio dopo l´altro e allontana i bombardieri

LIVORNO. L´Iran pensa al nucleare ma trova petrolio, che è la sua più grande "assicurazione sulla vita" in tempi di boicottaggio economico e minaccia di guerra e raid aerei. Il ministro del petrolio di Teheran, Gholam-Hossein Nozari, ha annunciato alla televisione satellitare in lingua inglese Press TV, la scoperta di un nuovo campo petrolifero con riserve valutabili in circa 525 milioni di barili.

Il nuovo forziere di oro nero è situato nei dintorni della città costiera di Assaluyeh, nella provincia meridionale di Buchehr e il ministro iraniano ha definito la scoperta «senza precedenti», visto che fino ad oggi l´area era nota solo per i giacimenti di gas naturale. E´ il secondo colpo grosso che gli iraniani fanno in pochi giorni: la scorsa settimana era stata annunciata la scoperta di un giacimento di greggio da almeno 1,1 miliardi di barili vicino ad Andimechk, nella provincia sud-occidentale del Kuzestan che secondo Nozari avrebbe almeno 233 milioni di barili di petrolio estraibili con facilità.

In tempi di caro petrolio e di crisi energetica la minaccia di attacco all´Iran sembra più uno spauracchio per tenere sulla corda il regime islamico che qualcosa di reale: l´Iran è il quarto produttore mondiale di petrolio ed il secondo produttore di greggio tra i Paesi aderenti all´Opec, con riserve che, secondo il governo di Teheran, oltrepasserebbero i 130 miliardi di barili, circa il 12% delle riserve mondiali.

Una bomba israeliana su una centrale nucleare iraniana, un attacco aereo o navale americano, innescherebbero probabilmente una crisi petrolifera e geopolitica di tale vastità che ci farebbe rimpiangere amaramente la crisi odierna e probabilmente renderebbe uno scherzo quella degli anni ´70.

Questo lo sanno molto bene il presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad ed il suo governo conservatore e probabilmente ancora meglio Bush, Obama e McCain, affascinati e/o inorriditi da un´avventura militare iraniana che anche le nuove scoperte petrolifere rendono sempre più rischiosa per l´economia mondiale, che poi, dietro la maschera della democrazia e dei diritti umani, è quello che conta davvero e muove uomini, carriarmati e bombardieri.

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