[18/07/2008] Energia

Il nucleare europeo è Perfect ma virtuale

LIVORNO. I fatti conosciuti del passato recente e remoto e di questi giorni, compresi i recenti incidenti in Spagna, Corea, Francia, Giappone e le "lesioni" provocate dal terremoto cinese, ci dicono che i materiali usati per costruire le centrali nucleari spesso sono soggetti a deterioramento per gli alti livelli di radiazioni a cui sono esposti. Finora, i database di materiali necessari per comprendere questi processi hanno fatto affidamento su programmi di irradiazione a lungo termine in reattori per esperimenti, oltre che su test meccanici o di corrosione eseguiti in speciali celle calde (hot cells).

Per questo l´Unione Europea ha finanziato il progetto "Prediction of irradiation damage effects in reactor components"dall´ambizioso acronimo di Perfect, durato quattro anni e mezzo e costato 18.418.000 di euro, che vuole rendere le centrali nucleari del futuro più sicure ed allungare la loro vita. Perfect è coordinato da Electricité de France ed ha coinvolto nella ricerca 12 organizzazioni europee dl settore nucleare e 16 università europee affiancate da rappresentanti dei costruttori, imprese di servizi pubblici, autorità e altre organizzazioni di ricerca, che formavano il gruppo-utenti Perfect.

Perfect ha realizzato reattori "virtuali", sviluppati grazie alla tecnologia informatica, in grado di simulare gli effetti dell´irradiazione sull´acciaio e sull´acciaio inossidabile del recipiente a pressione, i materiali più usati per le strutture interne dei reattori ad acqua leggera. Gli strumenti di simulazione di Perfect «ridurranno il bisogno di campagne di irradiazione dedicate, limitandone in questo modo i costi. Essi aiuteranno anche a progettare programmi sperimentali e a comprendere i fenomeni che portano al deterioramento che si verifica nelle centrali nucleari. Si spera che questi risultati possano essere estrapolati dai reattori a fissione ed essere usati nei reattori a fusione».

delle 439 centrali nucleari attualmente operative, la maggior parte è in funzione da più di 20 anni, molte sono vicine al "pensionamento", diverse dovrebbero essere chiuse da tempo visto che, secondo l´Agenzia internazionale dell´energia atomica, la durata media delle centrali nucleari varia tra i 30 e i 40 anni, troppo poco per i costi colossali di costruzione e gestione, quindi il prolungamento della vita delle centrali è sempre più importante e secondo l´Ue i reattori virtuali aiuteranno l´industria dell´energia nucleare a progettare i reattori nucleari del futuro e a prolungare la loro durata.

L´Ue sottolinea che «Perfect rappresenta un passo in avanti importante per l´industria nucleare europea, poiché aiuta a conservare il vantaggio dell´Europa nella creazione di modelli multiscala degli effetti dell´irradiazione. Un altro beneficio aggiunto è che gli strumenti sviluppati dal progetto possono aiutare l´industria ad affrontare i suoi concorrenti nel mercato globale dei nuovi reattori, servizi e operazioni di manutenzione».

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