[14/04/2006] Rifiuti

Frangioni (Esa): «Servono deroghe alla fiscalità ambientale dell´Elba»

PORTOFERRAIO (Livorno). «Ci sono tre cose fondamentali per correggere una parte delle imperfezioni del sistema del ciclo dei rifiuti all’Elba: i Comuni individuino aree per fare le stazioni ecologiche; Campo nell’Elba avvii l’ampliamento della discarica di Literno; la Provincia di Livorno sblocchi la parte mancante del finanziamento Dupim per la ristrutturazione dell’impianto del Buraccio». Inizia così la nota del presidente dell’Elbana Servizi Ambientali, Giovanni Frangioni, che fa il punto sulla situazione dei rifiuti all’Elba.

«Ma bisogna andare oltre creando altre condizioni che permettano un rilancio del sistema dei pubblici servizi in generale. Per primo la gestione dei rifiuti – continua Frangioni - In considerazione del fatto che la Regione Toscana sta preparando il nuovo Piano Regionale di Sviluppo 2006-2010, ritengo che dobbiamo intervenire da subito in modo che il nostro territorio possa preliminarmente suggerire orientamenti tesi a creare le condizioni per un reale riconoscimento dell’Elba anche attraverso sostegni finanziari».

Una richiesta che il presidente Esa ritiene «una novità perché il sistema tariffario, nel ciclo dei rifiuti, non riesce da solo a sostenere una organizzazione costosissima. Il Piano Regionale di Azione Ambientale (Praa), oltre al Prs, diventa l’altro strumento decisivo dove si dovranno definire ingenti finanziamenti per l’ecoefficienza dei servizi».

Frangioni chiede l’impegno degli enti locali sul Programma operativo Rrgionale e per reperire i fondi europei e non ritiene giusto che chi opera nelle isole abbia costi più elevati, offrendo gli stessi servizi. «E’ un’ingiustizia che poi ricade negativamente sulle utenze e rende un territorio meno competitivo. Bisogna aprire una nuova fase per determinare nuove condizioni di una politica dei servizi meno costosa».

Frangioni propone «vista la straordinarietà e la difficoltà del momento» di ottimizzare il servizio dei rifiuti all’Elba anche attraverso «deroghe alla fiscalità ambientale sospendendo il pagamento dell’ecotassa, così come proposto anche dal sindaco di Portoferraio. Si agisca sull’Irap per determinare un sistema di agevolazioni maggiore alle imprese che operano sulle isole e che ovviamente abbiano ottenuto certificazioni ambientali e di qualità» e chiede alla Provincia «di ridurre il tributo ambientale, attualmente del 4,5% sul totale della tariffa o tassa» ed alla Regione «di sostenere in via straordinaria il costo del trasporto marittimo dei rifiuti in continente» e conclude: «Se non si usano anche queste leve è difficile dimostrare economicità nei servizi pubblici nelle isole».

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