[18/07/2008] Energia

E vai! "Devastante" anche l´impatto di 4 pale vicino a una discarica!

LIVORNO. In principio erano 11 poi sono diventate 4 e per di più verranno installate in un’area industriale a ridosso della Piaggio da una parte e della discarica Geofor dall’altra. Ma questo non basta al Tirreno per non dire - in un italiano un po´ incerto - che «l’impatto è innegabile e l’interrogativo sempre lo stesso: meglio quattro torri che producono energia sfruttando il vento o non intaccare il paesaggio alle fonti tradizionali?». La posizione favorevole di greenreport sull’eolico è nota, ma ci pare che anche la contrarietà del Tirreno all´eolico sia altrettanto evidente. Per carità, è legittimo, ma almeno lo si dica apertamente perché in tutto il pezzo non c’è mai alcun accenno ai benefici ambientali e si parla solo di quelli che non ci sarebbero dal punto di vista della bolletta. Non basta infatti a bilanciare il tono dell´articolo il fatto che sia stato chiesto e riportato il parere favorevole al parco eolico del sindaco.

Per di più al centro del pezzo sulle polemiche a Pontedera c’è un box su Scansano che attacca con un’inequivocabile frase dal vago sapore di "oggettività": «I conti non tornano nella centrale di Murci, l’impianto eolico che sciupa il paesaggio al castello di Jacopo Biondi Santi e alle sue vigne di ottimo Morellino». Pezzo che peraltro parla di indiscrezioni sulla poca elettricità prodotta – metà delle previsioni? – e che quindi avrebbe suggerito almeno il beneficio dell’inventario sulla loro veridicità. Che ci interessa?

Che il Tirreno abbia preso questa strada è anche affar nostro eccome visto che la necessità di riconvertire la produzione di energia da fonti fossili a fonti pulite è, secondo noi, un imperativo ineludibile per chiunque voglia parlare di ambiente e di sostenibilità. Se si è d’accordo, e se anche non lo si è, prima o dopo il petrolio finirà comunque, le rinnovabili tutte assieme al risparmio e all’efficienza energetica sono una necessità. Ovunque si metta mano – da solare, all’idroelettrico fino all’eolico – l’impatto ambientale e/o paesaggistico c’è. Come c’è (e c’era) quando si costruisce una centrale elettrica a carbone o a olio combustile ecc. ecc.

Produrre energia senza uno strumento comunque fatto dall’uomo e che quindi interagisce con la natura non è possibile. Dunque, o si punta alle energie rinnovabili, di cui l´eolico è senza dubbio la più matura, cercando ovviamente di rendere minimi gli impatti o si lascia libero il campo, come pure è stato auspicato, al nucleare e al carbone. E magari quest´ultimo, sulle stesse pagine dello stesso giornale, lo si definisce pulito. E francamente, tutto è opinabile, ma quattro pale in zona industriale vicino ad una discarica definirle "un impatto devastante" ci pare un indelebile segno della confusione mentale che in questi tempi pare regnare sovrana.

Torna all'archivio