[17/07/2008] Rifiuti

Ma è finita davvero l´emergenza rifiuti in Campania?

LIVORNO. Domani a Napoli arriva il premier Silvio Berlusconi e i ministri che terranno il Consiglio proprio nel capoluogo partenopeo. Tutti con una gran voglia di annunciare, come anticipato nei giorni scorsi, che l’emergenza rifiuti è finita. Ma è davvero così? Lo abbiamo chiesto a Michele Buonomo
«Come ho detto stamani durante un incontro con la Protezione Civile, dire che oggi l’emergenza rifiuti è superata è come se un vigile del fuoco, dopo aver svuotato una casa allagata dicesse che è stato risolto il problema del dissesto idrogeologico in Italia… Quello che si può dire è che c’è stata un’azione straordinaria di pulizia e sicuramente sono state individuate alcune soluzioni che per essere temporanee vanno anche bene, ma guai se confondessimo queste azioni con la soluzione del problema. Serve un approccio ben diverso che richiede un’azione radicale diversa».

Qual è dunque la situazione reale e quali queste azioni radicali ancora da intraprendere?
«Ci sono ancora centinaia di strade in Campania dove non è stato risolto alcunché e dove ci sono ancora cumuli di rifiuti. Esistono decine e decine di tipi di stoccaggio provvisorio da dove l’immondizia va rimossa prima possibile. Ma il punto è che non si vedono all’orizzonte né impianti compostaggio, né rafforzamenti del circuito di impianti di selezione del rifiuto secco, imprescindibili per aggredire in maniera seria il problema. Noi non ci aspettavamo, né ci aspettiamo, miracoli, ma va detto che non sono ancora state gettate le basi per un’azione fondamentale che punti sulla riduzione della produzione dei rifiuti e sulla raccolta differenziata da destinare al riciclaggio».

E con la Protezione civile di che cosa avete discusso stamani?
«Di una loro iniziativa alla quale, nonostante qualche perplessità, abbiamo deciso di aderire, ovvero la pulizia straordinaria dei fondali e delle spiagge dell’intera costa campana».

Quali sono le vostre perplessità?
«Che nnon sia questo il momento di procedere con questa pulizia e che forse sarebbe stato meglio farla a settembre, comunque partirà entro una settimana».

Domani, come detto, arriveranno il premier e i ministri. Napoli sarà tirata a lucido. Legambiente si farà sentire in qualche modo?
«Non abbiamo mai fatto iniziative contro, perché siamo sempre disponibili a partecipare, come dimostra appunto l’accordo con la Protezione Civile, ma riteniamo che le scorciatoie non aiutano a superare il problema né gli annunci né lo spegnimento di un po’ di telecamere. Domani le strade di Napoli saranno pulite come mai prima, questo però non significa appunto che tutto sia tornato a posto».

Quando e se le cose torneranno ad una qualche normalità, arriverà anche il momento che coloro che questa situazione l’hanno creta si prendano le loro responsabilità…
«Certo, intanto a tutti quelli che adesso dicono che vogliono collaborare vorrei dire una cosa: chi o che cosa via ha impedito di fare cose importanti fino ad oggi?»

Torna all'archivio