[14/07/2008] Trasporti

Se i giovani giapponesi non desiderano più l´auto...

LIVORNO. Il caro-greggio si è abbattuto come uno tsunami sul mercato delle auto e, come abbiamo già avuto modo di osservare più volte, il mercato ha reagito a suo modo sia in positivo (immissione sul mercato e pubblicizzazione di utilitarie a bassi consumi), sia in negativo (licenziamento di dipendenti delle fabbriche). La novità è che anche chi – come la Toyota - si era messo avanti con il lavoro (verso mezzi più ecologici) comincia a risentire della crisi mondiale.
Spiega Rampini su Repubblica di oggi: «Insieme allo storico sorpasso sulla Genarl Motors, nel 2007 la Toyota per la prima volta in otto anni ha visto scendere in assoluto le sue vendite, e i profitti si sono assottigliati del 28%».

«Neppure la Toyota – scrive più avanti – è sicura di poter assorbire le ripercussioni della crisi petrolifera nel lungo termine» e poi aggiunge un dato sul quale vale la pena soffermarsi: «Il mercato giapponese manda un segnale preoccupante: una fascia sempre più ampia di giovani ha smesso semplicemente di desiderare l’automobile». Secondo una statistica nipponica solo il 25% dei giovani maschi ventenni e trentenni ambisce a possedere l’auto. Ma siamo sicuri che questo sia un dato preoccupante? E se invece fosse che i giovani nipponici si stanno orientando verso una mobilità più sostenibile? Vedremo che cosa accadrà nei prossimi mesi, ma lasciateci coltivare la speranza che almeno da questa crisi nasca un modo diverso di approcciarsi al trasporto.

Sul tema della mobilità sostenibile, intanto, la Commissione europea ha presentato il suo pacchetto di iniziative e misure per i trasporti ecocompatibili. Il pacchetto comprende innanzitutto una strategia per garantire che i prezzi dei trasporti rispecchino più adeguatamente il vero costo del traffico e dei suoi effetti sulla collettività, in modo da ridurre gradualmente il danno ambientale e la congestione incentivando l´efficienza dei trasporti e, in ultima istanza, dando impulso all´economia nel suo complesso.

Contiene inoltre – si legge sulle agenzie di stampa - una proposta che consente agli Stati membri di contribuire a realizzare questo obiettivo con l´imposizione di pedaggi stradali più efficaci ed ecologici per i camion. Gli introiti che ne deriveranno saranno successivamente impiegati per ridurre l´impatto ambientale dei trasporti e la congestione. Il pacchetto comprende infine una comunicazione per ridurre l´inquinamento acustico causato dal trasporto merci ferroviario ed un inventario delle misure Ue già esistenti in materia di trasporti ecocompatibili.

Torna all'archivio