[11/07/2008] Rifiuti

Il Marocco punta al 20% di raccolta differenziata entro 15 anni

LIVORNO. La Banca mondiale, insieme ai ministeri marocchini dell’economia e delle finanze, degli interni ed al segretariato di Stato per l’acqua e l’ambiente, ha elaborato un progetto di sostegno per la riforma del settore dei rifiuti urbani.
Ormai 18 dei 30 milioni di persone che vivono in Marocco abitano in aree urbane dove la crescita demografica è del 2,85% e dove si assiste ad un aumento dei consumi.

Attualmente il Marocco produce circa 4,7 milioni di tonnellate all’anno di rifiuti urbani, ma si prevede che raggiungerà i 6,2 milioni entro il 2020.

In questa situazione la gestione della raccolta dei rifiuti è cruciale, sia per le conseguenze negative che il loro aumento e smaltimento senza regole ha sull’ambiente e le risorse naturali, sia per gli effetti negativi che produce sulla qualità della vita, la salute e lo stesso sviluppo economico.

Il governo marocchino ha preso importanti iniziative per affrontare la questione della gestione dei rifiuti urbani, a partire dal Programme National des Déchets Ménagers (Pndm) che dovrebbe investire 37 miliardi di Dinari in 15 anni per: assicurare la raccolta e la pulizia nelle città per raggiungere una percentuale di oltre il 90% di raccolta di rifiuti urbani ; chiudere e recuperare tutte le discariche abusive esistenti ; organizzare la filiera "tri-recyclage-valorisation" per raggiungere una percentuale del 20% di raccolta differenziata. .

La banca mondiale «appoggia il programma del governo per la riforma del settore dei rifiuti urbani, compresa una migliore governance del settore , la continuità del servizio ed una migliore performance économica, ambientale e sociale del settore».

La World bank sosterrà il governo di Rabat soprattutto per quel che riguarda tre priorità: «Governance del settore, migliorando il coordinamento istituzionale, rafforzando la trasparenza e incoraggiando il partneriato con il settore privato; Sostenibilità e continuità nel tempo dei servizi messi in campo, tenendo conto delle capazcità tecniche e finanziarie; Migliore presa di coscienza della dimensione ambientale e sociale».

Il progetto fa parte della Strategia di cooperazione della Banca mondiale con il Marocco che assegna un’importanza particolare agli aspetti ambientali come elemento essenziale per accelerare lo sviluppo e la riduzione della povertà nel regno nordafricano.

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