[11/07/2008] Energia

L´autorità francese per la sicurezza nucleare chiude l´impianto dove si è verificato lo sversamento di uranio

LIVORNO. Le minimizzazioni ufficiali sull’incidente nucleare, con fuoriscita di uranio e sversamento nei fiumi, accaduto a Tricastin, in Francia, non hanno convinto l’Autorité de sûreté nucléaire (Asn) che ha ingiunto alla Socrati, del gruppo Areva, di chiudere la sua unità per il trattamento delle scorie nucleari.

In un comunicato l’Asn rende noto che: «Nella notte tra il 7 e l’8 luglio, si è prodotto un incidente nel sito della società Soicatri. Un deposito della stazione di trattamento degli affluenti uraniferi (Steu) è fuoriuscito dalla sua vasca di ritenzione. Quello in funzione non era più impermeabile, questo ha provocato un inquinamento dell’ambiente.

Giovedi 10 luglio 2008, quattro ispettori dell’Asn, accompagnati da due esperti dell’Irsn, hanno proceduto ad un’ispezione approfondita della stazione Steu. Essi hanno esaminato i locali, studiato la cronologia degli eventi e le prime azioni correttive prese dagli utilizzatori.

Gli ispettori hanno osservato subito che lo sversamento nella Gaffière è effettivamente cessato, ma hanno anche rilevato le seguenti costanti: la messa in sicurezza destinata ad impedire tutti i nuovi inquinamenti non è completamente soddisfacente; le condizioni di utilizzo durante l’incidente presentano delle irregolarità in rapporto alle disposizioni regolamentari applicabili; la gestione della crisi da parte dell´azienda ha mostrato delle lacune in materia di informazione dell´opinione pubblica.

Il collegio dell’Asn si è riunito questa mattina per prendere una decisione che impone a Socatri la sospensione dell’arrivo di affluenti nella stazione di trattamento all’origine dell’inquinamento e misure immediate di messa in sicurezza. Il Collegio dell’Asn ha inoltre prescritto a Socatri un piano di sorveglianza rafforzata, comprendente in particolare delle analisi ambientali nei fiumi e nella falda freatica i cui risultati saranno regolarmente trasmessi all’Asn. Il rapporto dell’ispezione del 10 luglio sarà prossimamente messo in linea sul sito internet dell’Asn www.asn.fr. L’Asn effettuerà a breve una nuova ispezione al fine di verificare lo stato dell’impianto e l’applicazione delle misure correttive.

Il linguaggio dell’Asn, che in questi giorni è stata accusata di essere stata volutamente lenta nel fornire informazioni ai cittadini sull’incidente, è burocratico e prudente ma non risparmia una pessima figura a chi si era affrettato a dire che tutto era a posto e non era successo nulla. Una gran brutta figura per il Paese del “nucleare” sicuro che ha dimostrato l’inaffidabilità della sua grande industria nucleare nella gestione di un’emergenza.

Intanto si stanno precisando i contorni dell’incidente nucleare: subito la stessa Autorité de Sureté Nucléaire aveva annunciato che una fuga di soluzione uranifera si era prodotta intorno alle 6 del mattino nel sito nucleare di Tricastin, in realtà la fuoriuscita sarebbe avvenuta alle ore 23 del giorno prima.

Réseau Sortir du nucléaire chiede «Allora, perché la popolazione è stata avvertita solo l’indomani a fine giornata? Perché hanno, durante numerose ore, lasciato che la gente facesse il bagno, consumasse l’acqua, irrigasse le sue colture, pescasse, a discapito dei principi di sicurezza di base? Dichiarazioni contraddittorie nel tentativo di banalizzare, ripetute per un incidente che dimostra che le autorità hanno più facilità a tenersi le informazioni che le soluzioni uranifere».


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