[10/07/2008] Rifiuti

Legambiente: il decreto ´emergenza rifiuti in Campania´ è inadeguato

ROMA. Il Senato ha definitivamente convertito in legge, con modifiche, il decreto-legge n. 90 del 2008 (ddl n. 832), che contiene le misure straordinarie per fronteggiare l´emergenza dello smaltimento dei rifiuti nella regione Campania e ulteriori disposizioni di protezione civile. A favore del decreto si è espresso il centro-destra e, anche se con qualche perplessità per il carattere derogatorio di alcune norme, il senatore D´Alia si è dichiarato favorevole a nome del gruppo Udc-Svp-Autonomie. Il Pd, per bocca di Roberto Della Seta, ha annunciata l’astensione, mentre l’Italia dei Valori ha votato contro.

Secondo Legambiente si tratta di «Un provvedimento inadeguato, con molti buchi neri e che non centra gli obiettivi fondamentali della lotta all’illegalità ambientale e all’emergenza rifiuti. A cominciare dal ricorso esagerato ai termovalorizzatori con ben 4 impianti previsti «che decreteranno la fine delle pratiche virtuose di raccolta differenziata che si stanno sviluppando nella regione».

«E ancora la creazione di una Superprocura per tutti i reati ambientali (e non solo per quelli collegati al ciclo dei rifiuti) che porterà all’intasamento dei procedimenti e paradossalmente a rallentare la macchina della lotta all’illegalità ambientale. Anche per quanto riguarda l’uso dell’esercito - continua Legambiente - ci pare che il provvedimento manchi l’obiettivo della lotta all’ecomafia. L’esercito infatti secondo quanto previsto dal Decreto verrà utilizzato in difesa dei siti destinati a discariche o impianti d’incenerimento. Una scelta sbagliata, piuttosto sarebbe stato molto più utile impiegarlo nei terreni controllati oggi dalla criminalità organizzata, a cominciare dalla Terra dei Fuochi in provincia di Napoli e Caserta, vera e propria “terra di nessuno” inquinata da decenni di rifiuti tossici e nocivi. Infine, come se non bastasse, la decisione del governo di presentare un emendamento al Decreto fiscale che estende gli incentivi CIP6 agli altri tre inceneritori campani oltre a quello di Acerra. E’ una vera e propria vergogna»

Contro gli incentivi Cip6 Legambiente farà ricorso all’Unione Europea.


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