[04/07/2008] Consumo

La rivoluzione dei biosensori europei

BRUXELLES. I progressi europei nel biorilevamento hanno fatto passi da gigante, ma il progetto triennale Nano-electro-mechanical-system-integrated-circuits (Nemsic) finanziato dall´Ue potrebbe portare ad una vera rivoluzione nel settore dei sensori in silicone.

Secondo Hiroshi Mizuta (nella foto) della School of electronics and computer science (Ecs) dell´università di Southampton, «il Nemsic ha come obiettivo lo sviluppo e il lancio dei sensori più piccoli sul mercato internazionale. Non solo i sensori saranno molto sensibili, ma consumeranno anche poca energia. Il lancio sarà reso possibile attraverso la co-integrazione di transistor a singolo elettrone (Set) e sistemi nano elettro meccanici (Nems) su di una comune piattaforma in silicone. Gli occhi di tutti sono puntati sul consumo di energia, perché i dispositivi usano corrente sia quando sono in funzione che quando non lo sono. Il transistor a singolo elettrone, associato alla tecnologia Nem, riduce il consumo di energia sia quando il sensore è acceso che quando è spento. La capacità di stabilire un "riposo" completo con l´interruttore Nem quando è spento contribuirà a ridurre a zero il consumo in modalità "stand-by"».

Il consorzio Nemsic è formato da ricercatori di Belgio, Gran Bretagna, Francia, Olanda, Romania, Svizzera e Regno Unito ed è coordinato dal professor Adrian Ionescu dell´École Polytechnique Fédérale di Losanna
Il gruppo i scienziati svilupperà un transistor a singolo elettrone con un nano bridge, con la capacità di rilevare molecole biologiche e chimiche.

«È la prima volta che qualcuno mette insieme queste due nanotecnologie per sviluppare un sensore intelligente – ha spiegato Mizuta al bollettino scientifico dell´Ue Cordis - Il team di ricerca svilupperà i dispositivi di rilevazione in nanoscala per assicurare il loro successo, in particolare nella capacità di rilevare il passaggio di carica singola e/o il cambiamento di massa causato da una piccola quantità di molecole chimiche e biologiche elettronicamente. Per la produzione di questi dispositivi sarà usata un´innovativa macchina litografica a raggio di elettroni, che si trova nell´edificio Mountbatten dell´Ecs presso l´Università di Southampton».

I ricercaori cercano di sviluppare un approccio alternativo nella rilevazione con sensori perché ritengono quello con Semiconduttori metallo-ossido complementari (Cmos) troppo restrittivo.

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