[03/07/2008] Comunicati
LIVORNO. Le olimpiadi di Pechino si avvicinano in una capitale cinese che vive il mese di giugno più piovoso egli ultimi quindici anni e si aspetta un caldo torrido che scenderà verso il quartiere olimpico dal nord desertico e sempre più secco. Comunque una vera e propria benedizione per "lavare" via un po´ di quell´inquinamento che, nonostante tutti gli sforzi, rimane il vero incubo del Cio e degli organizzatori delle olimpiadi cinesi.
Una preoccupazione che è anche del "nuovo" capo del governo russo, l´ex presidente Vladimir Putin, che oggi ha convocato i giornalisti per fare il punto su altre olimpiadi: quelle invernali del 2014 che saranno organizzate proprio dalla Russia a Soci.
Certo la turistica città caucasica sul Mar Nero ha poco a che vedere con la caotica megalopoli industriale cinese, ma le autorità russe assicurano che rispetteranno rigorosamente le norme ecologiche durante la preparazione dei giochi olimpici di Soci e che faranno tutto il possibile per difendere la natura unica della regione, stretta tra l´ambiente "mediterraneo" del Mar Nero e le ale montagne boscose che permettono di sciare a due passi dal mare.
Putin ha rassicurato il presidente della commissione di coordina meno del Comitato olimpico internazionale: «Rispetteremo tutti i regolamenti ecologici. La città e la riserva naturale della regione sono l´orgoglio del nostro Paese. E´ il nostro patrimonio e noi lavoreremo per conservare la sua natura unica».
Bisogna dire che Putin qualcosa di concreto lo ha fatto davvero e subito: ha avviato le procedure per il trasferimento dei cantieri che dovevano sorgere nel parco nazionale di Soci perché i lavori avrebbero potuto nuocere gravemente al territorio ed all´ambiente dell´area protetta.
Una questione sollevata quasi subito da diverse associazioni ambientaliste russe e dal Wwf che denunciarono l´impatto ambientale dei progetti sfornati non appena vennero affidate a Soci le olimpiadi invernali del 2014.