[01/07/2008] Comunicati

L´assessore Conti: «Il ministro Matteoli equilibrato su Tav e Tirrenica, non sulla tramvia»

FIRENZE. «Nella legislatura 2001-2006 la Toscana ha ricevuto solo 10 milioni di euro per le infrastrutture. All’epoca il ministro era Lunardi, che voleva fare le gallerie in Maremma (e ci vuole decisamente creatività per queste cose). Non è interesse di nessuno ripetere questo film»: con queste dichiarazioni l’assessore alle infrastrutture della regione Toscana Riccardo Conti ha aperto il suo confronto con il ministro Altero Matteoli e il ministro-ombra Andrea Martella, nell’ambito del convegno “Per un patto sulle infrastrutture in Toscana”, organizzato ieri a Firenze dall’associazione Viviani.

«Vorrei un confronto su un punto: come arrivare alla Toscana di domani. Non ragioniamo di treni, ma di alta capacità e sistema ferroviario, non di porti ma di sistema portuale. E se un domani la Toscana sarà ad un’ora e mezzo da Roma, allora cambieranno radicalmente anche le connessioni interne, molto più che con qualche metro in più di pista a Peretola. La Toscana di domani non sarà più terra di passaggio, ma nodo di una rete». Conti ha poi rilanciato il suo obiettivo di portare 500.000 toscani in treno, «una sfida della sostenibilità, una sfida ambientale: una sostenibilità fatta di partecipazione, di alta tecnologia, di riformismo, di ambientalismo del fare».

Conti sostiene di aver apprezzato molto, riguardo alla questione Tav e all’autostrada Tirrenica, l’atteggiamento «equilibrato» del ministro Matteoli. Ma questo equilibrio «non si è verificato riguardo alla tramvia: su di essa occorre trovare forme diverse di confronto e cooperazione, anche perché è finito il tempo delle opere progettate senza le componenti fondamentali della politica moderna, e cioè partecipazione e informazione. Sulla tramvia occorrevano decine di assemblee con i cittadini, non sono state fatte, ma comunque è un’opera importante e la sola linea 1 non servirebbe a niente: infine, non capisco perché la linea tranviaria non possa passare accanto ad un’opera d’arte, quando nelle altre città europee essa… passa accanto alle opere d’arte». (r.m)

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