[30/06/2008] Urbanistica

L´autostrada Tirrenica e il gioco dell´oca

LIVORNO. La regione Toscana presenterà oggi al governo Berlusconi un patto per le infrastrutture e lo farà direttamente al ministro Matteoli nel corso di un convegno della fondazione Viviani, presieduta dall’assessore regionale ai trasporti e all’urbanistica Riccardo Conti. Il programma, lo stesso presentato al precedente governo, prevede tre priorità: l’autostrada tirrenica, la Tav Firenze-Bologna e la due mari Grosseto-Fano, per un costo di oltre 6 miliardi di euro.

Anche se l’asse autostradale tirrenico non dovrebbe in realtà esigere finanziamenti pubblici, perché come sottolineato più volte e in più sedi, si prevede di realizzarlo attraverso un project financing.

Progetto questo che sta a cuore allo stesso ministro delle infrastrutture Matteoli, che lo ha posto tra le sue priorità appena insediato nel quarto governo Berlusconi e che rappresenta un progetto che persegue sin da quando era consigliere comunale a Livorno. Sull’attuale tracciato costiero che ha il consenso della regione Toscana e su cui ha lavorato l’ex ministro Di Pietro sino ad istruire la pratica al Cipe, manca ancora l’assenso della regione Lazio per il tratto che insiste sul proprio territorio di competenza.

Ma sia la regione Toscana che lo stesso ministro Matteoli dovranno vedersela adesso con il ministro Tremonti, che ha per il momento respinto al mittente il piano di rilancio della legge obiettivo, che il ministro delle infrastrutture aveva allegato alla finanziaria. La richiesta prevedeva 14 miliardi di finanziamento (4 miliardi nel 2009, 5 miliardi nel 2010 e altrettanti nel 2011), per far ripartire le grandi opere a corollario della bozza di allegato al Dpef, che non è stata accolta dal ministero dell’economia perché ritenuta carente sotto molti punti di vista, e la seduta del Cipe dove si doveva discutere è stata pertanto rinviata.

L’allegato dovrà quindi essere scritto di nuovo, indicando intanto le priorità su cui far ricadere le risorse e poi specificando in maniera esauriente le opere per cui si chiedono i relativi finanziamenti. Come dire che Tremonti non firma cambiali in bianco. E che forse non ha poi tanta intenzione di allargare i lacci della borsa pubblica per le infrastrutture, o almeno non per tutte.

Nell’elenco presentato da Matteoli comparivano il ponte sullo Stretto, la bretella autostradale Brescia Bergamo Milano, altre tratte autostradali nel nord e anche l’autostrada tirrenica, che appunto non dovrebbe, però, avvalersi di fondi pubblici. E che quindi non dovrebbe essere inserita nell’elenco di rilancio delle grandi opere.

Come nel gioco dell’oca, si riparte quindi dal via e la regione Toscana, potrebbe stare ferma per un altro giro.

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