[27/06/2008] Energia

Vertice Ue-Russia, tra interdipendenza e democrazia souvenir

LIVORNO. Mentre a Khanti Mansiisk, nella Siberia occidenale, è cominciato il vertice Unione europea-Russia, si stanno definendo i nuovi equilibri ambientali ed energetici che avranno grande importanza per il futuro prossimo del nostro continente.
Ne è consapevole il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso che ha detto solennemene che "La Commissione europea è riconoscente per il mandato dei colloqui e svilupperà sforzi al fine di ratificare un novo docmento che determinerà gli assi della nostra collaborazione futura´´. Il primo round negoziale si terrà a Bruxelles il 4 luglio. Barroso ha detto che all´ordine del giorno del summit c´è la collaborazione energetica: "I due terzi delle importazioni russe vengono dall´Ue, e la Russia resta per noi un fornitore energetico di primo piano. Siamo interdipendenti e lo saremo di più in futuro, il nostro obiettivo comune consiste dunque nel creare una situazione nella quale non ci siano dei perdenti. Il nuovo documento dovà menzionare i principi della sicurezza energetica, ressi pubblici durante il summit di San Pietroburgo del 2006".

Barroso ha poi rassicurato gli amici russi: l´Unione europea sosterrà il progetto Nord Stream a condizione che tutte le questioni ecologiche relative alla costruzione del gasdotto baltico siano regolate.
Il gasdotto Nord Stream collegherà la russa Vyborg alla tedesca Greifswalde e gli interessi delle società europee che fanno parte della "svizzera" Nord Stream sono inferiori solo a quelli di Gazprom che ne detiene il 51% del capitale.

Un potagonismo economico e politico russo verso l´Europa che è visto ancora con sospetto da Paesi come Estonia, Polonia, Svezia e Finlandia che temono danni ambientali nel Baltico e soprattutto verranno scavalcati dalle due grandi tubature sottomarine.

L´Europa che punta alla liberalizzazione del mercato energetico ed alla concorrenza dovrà far buon viso a cattivo gioco anche alla conferma di un´abitudine russa: l´energia resta saldamente in mano all´oligarchia di Stato che controlla la Russia con la democrazia putiniana dello Stato mercato, quella che i politici chiamano democrazia sovrana e che i russi disincantati chiamano democrazia souvenir. La conferma è arrivata proprio oggi al vertice di Khanti Mansiisk: il consiglio d´amministrazione di Gazprom ha nominato suo presidente l´ex premier - oggi primo vicepremier - Viktor Zubkov, che sostituisce il nuovo presidente della Federazione Russa Dmitri Medvedev, in Russia il conflitto di interessi occidentale è un oggetto misterioso.

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