[27/06/2008] Energia

Fonti rinnovabili, ok alla semplificazione per lo scambio sul posto

LIVORNO. Dal primo gennaio 2009 sarà più semplice produrre energia elettrica per i piccoli impianti alimentati da fonti rinnovabili fino a 20 kw e da cogenerazione ad alto rendimento con potenza fino a 200 kw: l’Autorità per l’energia elettrica e del gas (Aeeg) ha approvato il Testo integrato dello scambio sul posto (Tisp) con deliberazione 74/2008. E tutto ciò per assicurare una maggiore trasparenza ed efficacia alla gestione del meccanismo che consente di immettere in rete l’energia elettrica prodotta (non immediatamente autoconsumata) e poi prelevarla per soddisfare i propri consumi in un tempo differito.

Il servizio di scambio sul posto verrà erogato dal Gestore del sistema elettrico (Gse) e non più dai vari distributori e sarà gestito attraverso un portale informatico uniforme e valido per tutto il territorio nazionale.

Per le fonti rinnovabili – per le quali sarà possibile alzare la soglia fino a 200 kw se il decreto attuativo sarà varato (così come previsto dalla legge finanziaria 2008) – l’eventuale credito potrà essere utilizzato negli anni successivi senza più incorrere nel suo annullamento trascorsi tre anni. Per la cogenerazione - la produzione combinata di energia elettrica ed energia termica (calore) mediante il recupero dell’energia termica - invece il produttore potrà scegliere se utilizzare l’eventuale credito negli anni successivi oppure incassarlo al termine dell’anno, ottenendo un compenso monetario.

In altre parole, al termine di ogni anno, i produttori da piccoli impianti da rinnovabili o da cogenerazione potranno pagare esclusivamente la differenza tra quanto dovuto per l’energia consumata e la compensazione ottenuta per l’energia prodotta. E se il valore di mercato dell’energia immessa in rete supererà il valore di mercato dell’energia prelevata, verrà maturato un ‘credito’.
Un meccanismo dunque per incentivare l’installazione di tali tipi di impianti e in un certo senso anche per combattere una cultura di dipendenza dal petrolio, dagli idrocarburi in generale e anche di metano.

In generale per quanto riguarda la produzione energetica si registra ancora una diffusa resistenza a vedere nelle energie rinnovabili la principale risorsa per il futuro.

In realtà potrebbe far risparmiare ingenti quantità di energia e non solo perché l’energia solare è utilizzata per i fabbisogni di acqua calda e di riscaldamento, quindi sfrutta direttamente l’energia termica, ma l’energia prodotta può essere immessa in rete e quindi utilizzata da altra parte o successivamente nel tempo.
E logico che un sistema di tal tipo richiede anche una modifica della produzione: non più centralizzata come lo è il sistema energetico odierno, ma distribuita (sopratutto per il solare)
che garantisce il fabbisogno laddove si produce, mentre il surplus può essere messo in rete ad uso di chi lo richiede.

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