[27/06/2008] Trasporti

Pesca e autotrasporto, verso la conferma anche degli eco-incentivi

LIVORNO. Dopo l’accordo e gli impegni assunti dal ministro per l’Agricoltura Zaia per portare al prossimo consiglio dei ministri un decreto che prevede un pacchetto d’interventi per il settore della pesca, che ha convinto le marinerie italiane a riprendere l’attività, mercoledì sera si è sbloccata anche la vertenza degli autotrasportatori che minacciavano uno sciopero di cinque giorni. Ipotesi che avrebbe determinato un ulteriore appesantimento dei prezzi in primo luogo dei beni alimentari, mettendo un altro carico da novanta sulla crisi economica del paese che come ha sottolineato anche il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia è ormai alla stagnazione.

L’accordo sulla vertenza dell’autotrasporto è stato definito dal ministro dei Trasporti Altero Matteoli come un atto dovuto, anche in considerazione delle difficoltà attraversate nell’ultimo periodo dal comparto, schiacciato dall’aumento incontrollato del greggio, e che oggi tranquillizza le associazioni degli autotrasportatori che si ritengono «soddisfatte del risultato».

L’intesa raggiunta conferma che rimarranno le risorse già previste e destinate al settore compresi i fondi triennali per le autostrade del mare, e gli sconti sui pedaggi autostradali. Sarò poi emanato un provvedimento per riportare il livello di accisa a 403 euro per mille litri per l’allocazione delle risorse necessarie per il ricambio del parco circolante con automezzi Euro 5 per gli anni 2007, 2008, 2009. Infine si legge nella nota ministeriale relativa ai contenuti dell’accordo, «sono state concordate disposizioni straordinarie per l’adeguamento automatico del prezzo del gasolio per il pagamento a 30 giorni delle fatture». Costo dei provvedimenti: circa 600 milioni, di cui 400 già previsti nella scorsa finanziaria e 200 di nuove risorse. Che non è detto da dove verranno reperite.

Grande soddisfazione dalle associazioni di categoria che considerano l’accordo «un risultato nell’insieme positivo – come spiega il segretario generale di Conftrasporto Pasquale Russo – che riavvia un confronto per troppo tempo lasciato ai margini delle scelte politiche del paese». Soluzioni «estremamente positive e vanno ricondotte all’impegno del ministro Matteoli, tuttavia – conclude Russo – in attesa della concreta definizione dei provvedimenti che dovrà avvenire con un emendamento al decreto fiscale, vigileremo affinché gli impegni assunti siano realmente concretizzati nei tempi stabiliti».

Sulla stessa linea di Conftrasporto anche la Cna-Fita, che giudica positivo l’accordo raggiunto, sia per «l’essere riusciti a farsi confermare tutte quelle risorse che o non erano state ancora messe in spendibilità oppure addirittura ci erano state recentemente sottratte» ha dichiarato il coordinatore nazionale dell’organizzazione Gianni Montali.

Ma la soddisfazione è anche per «essere riusciti a fare passare il principio, confermato dalla norma, che allorquando l’impresa di autotrasporto si trova ad affrontare aumenti dei propri costi dovuti alle tensioni sul carburante, possa chiedere al mercato, alla committenza, di farsi carico di questi maggiori oneri».

E’ forse per questo aspetto che non è altrettanto soddisfatta Confindustria, la cui presidente Emma Marcegaglia dell’accordo dice che «non è un bell’esempio» e che in un momento in cui il paese vede «una riduzione della ricchezza complessiva delle imprese e delle famiglie» potrebbe portare a una rincorsa a «richieste particolari» e a concedere «indulgenze». Come ad esempio quella che proprio non va a genio a Confindustria di aumentare le retribuzioni o rinnovare i contratti sulla base dell’inflazione reale.

Torna all'archivio