[12/04/2006] Parchi

«Subito i tre presidenti dei parchi toscani»

PISA. Fa bene il direttore di greenreport.it Luciano De Majo, a porre a caldo una serie di interrogativi sul dopo elezioni riguardo ai problemi ambientali. Per alcuni ovviamente non si può che aspettare l´insediameto del Parlamento e poi del governo. Ma è bene prendere fin d´ora le misure perchè ci sono questioni che fino a poche ore dal voto hanno continuato in Toscana a tenere banco.

Penso alla sentenza della Corte su Barbetti e al nuovo round polemico tra Matteoli e Martini in cui l´ex ministro ha continuato imperterrito a dire che il presidente deve deciderlo lui e non quello che piace al presidente della Regione. Ora qui si ripropone un aspetto che va molto al di là della pur importante e scandalosa vicenda del parco dell´Arcipelago e che ha a che fare anche con l´esito del voto che vede un paese spaccato più che mai in due.

Per i parchi infatti le cose potrebbero anche aggravarsi se tutti non prenderanno atto che la gestione delle aree protette o avviene in "leale collaborazione istituzionale" o è destinata fatalmente a diventare più che mai un campo di battaglia e di scontri che a tutto potranno giovare tranne che al loro funzionamento.

Bisogna insomma ribadire ancora una volta e con la massima chiarezza che per i parchi e le aree protette nazionali, regionali e locali non vale la regola di una maggioranza che decide e una minoranza che che si oppone e soccombe. Matteoli ha ben rappresentato questa visione e concezione rovinosa; ora è giunto il momento - ed è possibile - di voltar pagina.

Insomma le decisioni vanno prese insieme altrimenti avremo solo Barbetti bis. Ecco perchè in Toscana è bene ripartire subito con le presidenze dei tre parchi nazionali ancora ingiustamente e commissariati e paralizzati.

* Renzo Moschini (nella foto) è stato per anni direttore della rivista Parchi del Coordinamento Nazionale dei Parchi e delle Riserve Naturali

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