[23/06/2008] Energia

Carotaggi sottomarini per il rigassificatore Olt, sit in del comitato No Offshore

LIVORNO. Stamani davanti alla Capitaneria di porto di Livorno si è svolto un sit in da parte del comitao no-offshore per protesare contro l’inizio di alcuni lavori in mare per i quali l’Olt ha ottenuto l’autorizzazione a procedere, ovvero alcuni carotaggi necessari a stabilire l’esatta tipologia di sedimenti del fondale marino sui cui dovrebbe poggiare un giorno la piattaforma di rigassificazione off shore, a una ventina di chilometri dalla costa che sta tra Pisa e Livorno.

«La posa della condotta sottomarina a cui le operazioni avviate di carotaggio prelude – spiega Riccardo Saller mostrando - non possono essere svolte in questo periodo a stagione balneare aperta. Seppur sia vero che l´entità dei materiali mosse sono oggi quantitativamente limitate, occorre ricordare che saranno movimentati fondali dove già furono sversati i fanghi inquinati del porto, con l´imminente rischio di far pervenire tutto a riva in periodo di balneazione».

Il riferimento normativo portato dal comitato no offshore è alla Via del dicembre 2004 in cui si dice che «al fine di limitare gli impatti sulla costa relativamente alla balneazione la posa della condotta sottomarina dovrà essere effettuata nel periodo non interessato da attività di campionamento delle acque per l’idoneità alla balneazione».

Le spiegazioni della Capitaneria non si sono fatte attendere e infatti il comandante Sergio Tamantini ha incontrato subito i rappresentanti del comitato spiegando che «questa attività di carotaggio non consiste nel depositare tubi previo affondamento sabbioso: si tratta di una nave che si posiziona per un certo periodo in un tratto di mare ed effettua due carotaggi, una volta prelevato il materiale se ne rivà subito via. Gli eventuali sedimenti che potrebbero essere rimessi in circolo saranno quindi si è no qualche etto e le correnti presenti in quel tratto di mare a circa 20 chilometri dalla costa, puntano oltre tutto verso la Spagna. Insomma per il momento queste operazioni non comportano né danni ambientali né disagi per i bagnanti».

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