[18/06/2008] Energia

IntUBE per case ed uffici europei a basse emissioni

BRUXELLES. L’Unione europea ha finanziato con 4 milioni di euro il progetto Intelligent use of buildings´ energy information (IntUBE) che ha l’obbiettivo di «ridurre della metà la quantità di energia che usiamo nelle nostre case e uffici, senza mettere a rischio le nostre comodità». IntUBE riunisce ricercatori e imprenditori di 9 Paesi europei, con lo scopo di aiutare l’Ue a raggiungere l’obbiettivo di migliorare l´efficienza energetica del 20% entro il 2020. Il 40% dell´energia usata nell’Europa a 27 è consumata da case e uffici, una bella fetta sulla quale intende lavorare il progetto, in stretto contatto con l´industria delle costruzioni, per realizzare edifici efficienti dal punto di vista energetico.

Secondo Nashwan Dawood, direttore del Centre for construction innovation & research all´università di Teesside nel Regno Unito, e collaboratore di IntUBE, «Parte della risposta è rappresentata dall´uso della tecnologia dell´informazione per analizzare e controllare in modo intelligente il consumo di energia, non solo negli edifici nuovi, ma anche nelle case e negli uffici già esistenti. Anche se invitare la gente a ridurre il loro consumo per riscaldamento e illuminazione sarebbe l´ideale, questo non è fattibile. Se gli uffici diventano insopportabilmente caldi, si accende l´aria condizionata, o se fa troppo freddo in casa, si accende il riscaldamento. Ciò che invece potrebbe funzionare è fornire ai consumatori le informazioni relative al loro consumo energetico e sistemi di controllo più intelligenti, che permettano di usare l´energia in modo molto più efficiente».

Secondo Dawood, se l’Ue si concentrerà solo sugli edifici nuovi o ristrutturati, il suo obbiettivo di un più 20% di efficienza energetica è destinato al fallimento. IntUBE pensa quindi si debbano sviluppare «edifici che usano risorse energetiche naturali, per avere minori costi energetici del ciclo di vita e un minore impatto ambientale». «Vogliamo aumentare l´efficienza energetica del ciclo di vita degli edifici senza compromettere la comodità o le prestazioni - ha spiegato Dawood al notiziario scientifico dell’Ue Cordis - Otterremo questo risultato integrando gli ultimi sviluppi del campo delle Tic (tecnologie dell’informazione e della comunicazione, ndr) in edifici intelligenti e sistemi di gestione locali, e presentando nuovi modelli di impresa basati sulle Tic per la fornitura di servizi relativi alle informazioni energetiche».

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