[18/06/2008] Energia

Anche la Nuova Zelanda dice addio alle vecchie lampadine

LIVORNO. Dall’ottobre del 2009 in Nuova Zelanda non sarà più possibile acquistare le lampadine tradizionali a incandescenza. Lo ha annunciato oggi il ministro dell´energia David Parker che attraverso la sostituzione con lampade a basso consumo energetico punta a ridurre le emissioni di gas serra del Paese e a risparmiare in costi di energia l´equivalente di 275 milioni di euro in 12 anni.
Le lampadine fluorescenti compatte, che costano in media 3 euro l´una ma fanno risparmiare circa 18 euro l´anno, sono dell´80% più efficienti in termini di energia e durano più a lungo.

«Le lampadine tradizionali usano una tecnologia molto vecchia e sono molto inefficienti, mentre vi è tutta una nuova generazione di sistemi di illuminazione che sono più efficaci in termini di costo, risparmiano energia e sono migliori per l´ambiente», ha detto Parker.

Il parlamento della Nuova Zelanda, che quindi ha deciso per le lampade di seguire l’esempio della vicina Australia, sta intanto dibattendo uno schema di mercato delle quote di emissione, come parte di un piano per tagliare li livelli dannosi di emissioni di gas serra, e raggiungere l´obiettivo di zero emissioni per il Paese.

Sul fronte del risparmio energetico anche in Europa il mercato delle lampade a basso consumo sta allargandosi sempre di più e ii produttori di lampadine europei hanno in qualche modo anticipato le decisioni della politica (in realtà per rallentarne : Già nel 2007 infatti si sono impegnati in un documento annunciando di voler eliminare progressivamente le lampade meno efficienti per arrivare al loro bando definitivo entro il 2015.

Se è vero che il futuro è delle lampade a basso consumo, è anche necessario conoscere come utilizzarle e soprattutto smaltirle: al loro interno infatti si trova mercurio che può arrecare alla salute e agli ecosistemi nel momento in cui viene immesso impropriamente nell’ambiente. Quando una lampada a risparmio energetico deve essere buttata via – fanno sapere dal consorzio Ecolamp - va raccolta in modo differenziato e quindi portata nella stazione ecologica più vicina. Il riciclo e il trattamento del mercurio all’interno delle sorgenti luminose si traduce in vantaggi duplici. Insieme a una gestione adeguata delle sostanze pericolose, il processo di raccolta permette anche il riciclo e il successivo riutilizzo del mercurio recuperato.

Grazie a tecnologie e impianti di ultima generazione, testati e ormai disponibili sul mercato, è possibile oggi recuperare tutto il mercurio presente all’interno delle sorgenti luminose.
La raccolta differenziata dei rifiuti delle fonti luminose evita inoltre che questi siano trattati alla pari dei rifiuti solidi urbani. Si riduce così l’inquinamento derivante da emissioni di mercurio.

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