[18/06/2008] Parchi

I rinoceronti africani aumentano ma quelli bianchi settentrionali sono vicini all’estinzione

LIVORNO. Secondo l’ african Rhino specialist group della la Species survival commission dell’Iucn i rinoceronti hanno raggiunto i 21 mila esemplari, un record per il grande mammifero a molti decenni a questa parte, ma il rinoceronte bianco (Ceratotherium simum simum) rimane nella lista rossa delle specie in pericolo di estinzione.

Particolarmente in pericolo Ia sottospecie del rinoceronte bianco settentrionale (Ceratotherium simum cottoni) che allo stato selvatico ormai vivrebbe solo nel parco nazionale di Garamba, nella Repubblica democratica del Cingo, e delle cui vicende Greenreport aveva parlato solo ieri.

I 30 esemplari censiti nell’aprile 2003 si erano ridotti a 4 nell’agosto 2006 e Martin Brooks, Capo dell’ African rhino specialist group, spiega sconsolato che è «preoccupante, i recenti campi di osservazione non hanno finora rilevato la presenza dei quattro rinoceronti rimasti. Se nessun animale verrà trovato nel corso di queste intense indagini, pianificate sotto la direzione dell’African Parks Foundation, la sottospecie può essere considerate estinta».

Al contrario, ‘altra sottospecie, il rinoceronte bianco meridionale (Ceratotherium simum simum), che è ugualmente compreso nella lista rossa dell’Iucn come vicino all’estinzione, continua ad aumentare per numero e diffusione.

Anche la popolazione di rinoceronte nero (Diceros bicornis), è salita dai 3.730 esemplari del 2005 ai 4.180 nel 2007, anche se resta nella categoria critically endangered nella lista rossa Iucn.

Le popolazioni di rinoceronte nero sono in aumento anche grazie agli spostamenti di capi verso aree dove erano scomparsi o si erano drasticamente ridotti, come nel parco nazionale del North Luangwa, in Zambia.

«Questa è una notizia fantastica per il rinoceronte nero africano – dice Richard Emslie, dell’ufficio scientifico dell’African rhino specialist roup – Tuttavia, queste magnifiche creature non sono ancora fuori pericolo. Sono ancora classificati come criticamente minacciati di estinzione a causa delle crescenti minacce che vengono dal bracconaggio e dai disordini civili. Non c’è spazio per l’autocompiacimento».

La stragrande maggioranza dei rinoceronti neri vive in “This is fantastic news for the African black rhino,” says Dr Richard Emslie, Scientific Officer of the IUCN SSC African Rhino Specialist Group. “However, these magnificent creatures are not out of the woods yet. Soli Quattro Paesi: Kenya, Namibia, Sudafrica e Zimbabwe, mas un numero sempre maggiore di individui è presente anche in altri Stati dell’Africa sud-orientale, con popolazioni in crescita ovunque meno che nello Zimbabwe e nella Rdc, dove il bracconaggio per prelevare i corni da vendere sul mercato clandestino è ancora molto forte.

In occasione di un recente incontro al lago Manyara, in Tanzania, sponsorizzato dal Fish and wildlife service Usa, dall’ African rhino programme del Wwf e dal governo della Tanzania, i delegati di 14 Paesi hanno esposto una grande varietà di strategie di gestione, programmi e tecniche per l’incremento delle popolazioni di rinoceronti, ed hanno discusso di priorità di conservazione e di assistenza legale contro il bracconaggio ed il commercio illegale.

«Uno dei punti forti – dice Brooks – è stata la prima introduzione di una significativa popolazione di rinoceronte nero nelle terre comunitarie in Sudafrica, resa possibile attraverso il progetto di espansione del Wwf /Ezemvelo Kzn Wildlife’s. E’ auspicabile che questo approccio venga applicato altrove per migliorare la presenza dei rinoceronti nelle comunità rurali. Anche se la protezione dal bracconaggio è un punto critico, un’effettiva conservazione dei rinoceronti deve includere anche un monitoraggio intensivo e della gestione biologica per assicurare una crescita del 5 % all’anno affinchè questo “surplus” di rinoceronti serva a realizzare nuove popolazioni».


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