[16/06/2008] Energia

Scienziati scrivono a Berlusconi, Scajola e Gelmini contro il ritorno al nucleare in Italia

LIVORNO. Sono già 1.200 gli scienziati e quattromila i cittadini italiani che hanno firmato l´appello lanciato prima delle elezioni da docenti e ricercatori delle università e Centri di ricerca italiani ai candidati alla guida del paese, affinché vengano prese decisioni sagge e coraggiose per la politica energetica italiana, contro il ritorno del nucleare nel nostro paese, lanciato da un comitato presieduto da Vincenzo Balzani, docente di chimica dell´universita´ di Bologna. Ecco il testo della lettera al presidente del consiglio dei ministri Silvio Berlusconi; al ministro dello sviluppo economico Claudio Scajola; al ministro dell’istruzione, università e ricerca Mariastella Gelmini e che accompagna l’appello:

Le scelte energetiche per il futuro dell’Italia

Uno dei problemi più delicati e più difficili che il nostro Paese ha oggi di fronte è quello dell’energia; le decisioni che verranno prese a questo riguardo condizioneranno non solo la nostra vita, ma ancor più quella dei nostri figli e dei nostri nipoti. Per prendere decisioni sagge su un tema così complesso è necessaria una forte collaborazione fra scienza e politica.

Siamo un gruppo di docenti e ricercatori di Università e Centri di ricerca e, in virtù della conoscenza acquisita con i nostri studi e la quotidiana consultazione della letteratura scientifica internazionale, abbiamo sentito il dovere di esprimere la nostra opinione sul problema energetico con l’appello riportato sul sito:

www.energiaperilfuturo.it L’appello, sottoscritto da più di milleduecento docenti e ricercatori, sottolinea

l’urgenza che nel Paese aumenti la consapevolezza riguardo la gravità della crisi energetica e climatica, insiste sulla necessità del risparmio e di un uso più efficiente dell’energia ed esorta il governo a sviluppare l’uso delle energie rinnovabili ed in particolare dell’energia solare.

A nostro parere l’opzione nucleare non può essere considerata la soluzione del problema energetico per molti motivi: necessità di enormi finanziamenti pubblici, insicurezza intrinseca della filiera tecnologica, difficoltà a reperire depositi sicuri per le scorie radioattive, stretta connessione tra nucleare civile e militare,

possibile bersaglio per attacchi terroristici, aumento delle disuguaglianze tra paesi tecnologicamente avanzati e paesi poveri, scarsità di combustibili nucleari.

La più grande risorsa energetica del nostro pianeta è il Sole, una fonte che durerà per 4 miliardi di anni, una stazione di servizio sempre aperta che invia su tutti i luoghi della Terra un’immensa quantità di energia, 10.000 volte quella che l’umanità intera consuma. Sviluppare l’uso dell’energia solare e delle altre energie rinnovabili significa guardare lontano, che è la qualità distintiva dei veri statisti. E’ un guardare lontano nel tempo, perché getta le basi per un positivo sviluppo tecnologico, industriale ed occupazionale del nostro Paese, senza porre pericolosi fardelli sulle spalle delle prossime generazioni. E’ un guardare lontano nel mondo, perché, a differenza dei combustibili fossili e dell’uranio, l’energia solare e le altre energie rinnovabili sono presenti in ogni luogo della Terra e, quindi, il loro sviluppo contribuirà al superamento delle disuguaglianze e al consolidamento della pace.

Saremo ben lieti di mettere a disposizione le nostre competenze per discutere il problema energetico in modo approfondito nelle sedi opportune.

Il Comitato promotore

Vincenzo Balzani (Presidente), Università di Bologna

Vincenzo Aquilanti, Università di Perugia

Nicola Armaroli, Consiglio Nazionale delle Ricerche di Bologna

Ugo Bardi, Università di Firenze

Salvatore Califano, Università di Firenze

Sebastiano Campagna, Università di Messina

Luigi Fabbrizzi, Università di Pavia

Michele Floriano, Università di Palermo

Giovanni Giacometti, Università di Padova

Elio Giamello, Università di Torino

Giuseppe Grazzini, Università di Firenze

Francesco Lelj Garolla, Università della Basilicata

Luigi Mandolini, Università La Sapienza, Roma

Giovanni Natile, Università di Bari

Giorgio Nebbia, Università di Bari

Gianfranco Pacchioni, Università Milano-Bicocca

Paolo Rognini, Università di Pisa

Renzo Rosei, Università di Trieste

Franco Scandola, Università di Ferrara

Rocco Ungaro, Università di Parma

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