[13/06/2008] Energia

Maratona eolica (e polemica) di Greenpeace in Sardegna

ROMA. In occasione dell’ “European Wind Day 2008”, la giornata europea dell’eolico, il 14 giugno Greenpeace e Anev organizzano una “maratona eolica” che attraversa i parchi eolici a nord di Cagliari. Una decina di atleti copriranno circa 42 chilometri attraversando i parchi di Ulassai e Nurri, per circa 6 ore di marcia. A guidare i corridori ci sarà Francesco Galanzino, il vincitore assoluto della maratona “4 Deserti” e testimonial della campagna Energia e Clima di Greenpeace, e il campione sardo Roberto Zanna.

Già nel 2007 una maratona eolica organizzata da Greenpeace aveva interessato alcuni parchi eolici nel Sassarese e a novembre il governatore della Sardegna Renato Soru aveva incontrato Greenpeace dicendo di non essere contro l’eolico e promettendo di inaugurare un nuovo parco da 150 MW.

Secondo Francesco Tedesco, responsabile energia e clima di Greenpeace, sono «nessun parco eolico è stato inaugurato nei primi mesi del 2008 e la situazione è ancora bloccata, tanto che da quattro anni nessuna società, ad esclusione di Enel, presenta progetti di nuovi parchi per paura che vengano bocciati. La Sardegna è all’ultimo posto tra le regioni ventose d’Italia per potenza eolica installata: nel 2007 sono stati inaugurati appena 21 MW, contro i 217 MW della Puglia o i 133 MW della Sicilia. Eppure l’eolico avrebbe ottime opportunità di crescita, a tutto vantaggio della riduzione delle emissioni di CO2 e dell’occupazione».

Secondo l’Anev in Italia gli occupati dall’industria eolica sarebbero oltre 13 mila ed i MW installati 2.700. La sola Sardegna potrebbe fornire una potenza eolica maggiore, «rilanciando un’occupazione pulita – sootolinea Greenpeace - senza bisogno di riaprire miniere che sono chiuse da oltre 40 anni».

Il riferimento alle miniere non è casuale, visto che secondo gli ambientalisti l’ostilità di Soru verso l’eolico si spiegherebbe «solo con la volontà di sostenere lo sviluppo del carbone nel Sulcis e a Fiumesanto. In questo modo la Sardegna rimarrà legata alla peggiore delle fonti fossili, negando il proprio contributo allo sviluppo delle rinnovabili in Italia e contro le politiche nazionali per il contenimento delle emissioni di gas serra. Il vero sviluppo per la Sardegna – dice Tedesco - è nelle rinnovabili. Soru dovrebbe seguire l’esempio del Premier inglese Gordon Brown che ha annunciato che entro il 2020 l’energia eolica fornirà un quarto dell’elettricità del Regno Unito».

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