[13/06/2008] Energia

Brasile: pugno duro contro il carbone vegetale illegale per la siderurgia

LIVORNO. Il governo federale del Brasile ha multato per piů di circa 414 milioni di real (254 milioni di dollari) 60 imprese siderurgiche degli Stati di Minas Gerais, Mato Grosso do Sul e Espírito Santo per l’utilizzo illegale di carbone di legna, le imprese sono state anche condannate a piantare 2,6 milioni di alberi, mille ettari di foresta, in due regioni del Paese che hanno subito la degradazione dell’ambiente a causa delle loro attivitŕ.

Il governo di Brasilia ha anche inflitto 70 milioni di real (43 milioni di dollari) di ammenda ai proprietari delle fabbriche di carbone. Il nuovo ministro dell’ambiente brasiliano, Carlos Minc (Nella foto), ha detto che il Cerrado e il Pantanal non devono essere trasformati in carbone. Gli impianti siderurgici hanno consumato almeno 800 mila metri cubi di carbone illegale ricavato da biomasse solo nel 2007, «Il volume del carbone vegetale - spiega una nota del ministero dell’ambiente brasiliano – assomma a 10 mila camion carichi, che in fila occuperebbero 200 km di lunghezza, equivalenti alla distanza tra Brasilia e Goiânia».

In una conferenza stampa, Minc e il presidente dell’Instituto brasileiro do meio ambiente e dos recursos naturais renováveis (Ibama), Roberto Messias, hanno detto che questa e stata la maggiore multa della storia applicata nei due habitat. L’Operaçăo Rastro Negro Pantanal” č il risultato dell’incrocio dei dati del Documento de Origem Florestal (Dof ), forniti in tempo reale telematicamente, e la documentazione scientifica, in particolare quella fornita dall’ Instituto etadual de florestas del Minas Gerais, e dal lavoro sul campo.

«Il Dof , che chiamiamo occhio elettronico, č una tecnologia del futuro per scoprire i crimini e l’impunitŕ ambientale, con un costo basso e un’alta efficienza – spiega Minc - che ha migliorato molto il nostro lavoro per ridurre a zero le frodi». L’Ibama ha reso nota la lista delle aziende multate: quella piů grossa č la Siderúrgica Matéria Prima Ltda, con un volume di carbone non autorizzato di 91.800 metri cubi, seguita dalla Siderúrgica Alterosa (88.600 mc) e Ferguminas Siderurgia Ltda (58.900 m3). 55 delle imprese multate sono del Minas Gerais, 4 del Mato Grosso do Sul e 1 di Espírito Santo.

Il ministro ha detto che «in Minas Gerais il 55% del carbone “siderurgico” proviene da aree piantate a questo fine, il 40% viene dalla gestione forestale, prelevato da foreste autorizzate, e il 5% č illegale. Nell’area di Carajás, a títolo di esempio, il 50% della materia č illegale e il 50% legale».

Secondo l’Ibama, i principali illeciti osservati sono il sovraccarico dei camion che portano il carbone, lo sfruttamento di carbone non autorizzato, e l’utilizzo dello stesso documento di trasporto per diverse volte. Un altro trucco č quello della falsa dichiarazione di importare il carbone vegetale da un altro Paese vicino, come quello del Paraguay. Minc ha anche annunciato un prossimo decreto del presidente Lula che impedirŕ alle imprese di lavorare illegalmente e multe piů forti per i crimini ambientali.

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